Tartarughe Ninja - Caos mutante, le origini a fumetti della quattro tartarughe più famose di sempre

Tartarughe Ninja - Caos mutante, scopriamo insieme le origini a fumetti della quattro tartarughe più famose di sempre

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Sin dal primo trailer distribuito a marzo di quest’anno, Tartarughe Ninja - Caos mutante ci è parso un’opera animata di altissimo livello. Merito dello stile grafico reso possibile dalla sperimentazione di Spider-Man: Into the Spider-Verse, che sembra aver contaminato del tutto Jeff Rowe, qui regista in solitaria dopo la sua collaborazione con Mike Rianda per I Mitchell contro le macchine. La pellicola prodotta da Nickelodeon Films è un tripudio di effetti visivi, che sembrano dare vita a storyboard bidimensionali, aggiungendo però una terza dimensione al tutto. Possiamo parlare, letteralmente, di pagine a fumetti che prendono vita.

Si tratta di un parallelismo per nulla casuale, dato che le Teenage Mutant Ninja Turtles (TMNT) nascono proprio come fumetto nel 1984. La storia delle origini di queste quattro tartarughe è tanto interessante tra le pagine stampate quanto nel mondo reale, dove gli autori Kevin Eastman e Peter Laird si sono trovati senza volerlo a ispirare un intero media.

In occasione dell’uscita di Caos Mutante, riscopriamo insieme la nascita delle Tartarughe Ninja. Il tutto nella speranza di incuriosirvi e, magari, di spingervi a recuperare anche i fumetti che hanno dato vita a personaggi tanto iconici e carismatici.

QUATTRO TARTARUGHE SEMPRE PONTE SEMPRE ALL’ERTA COME I NINJA

Quando un liquame radioattivo caduto da un camion finisce nelle fogne di New York e tocca quattro tartarughe, ha inizio la leggenda. I piccoli rettili mutano, assumendo sembianze antropomorfe e ottenendo un’intelligenza simile a quella dell’essere umano. Le tartarughe vengono quindi adottate da Splinter, un topo che ha subito la medesima trasformazione e che rivela loro di aver vissuto per anni al fianco del sensei Hamato Yoshi, maestro di arti marziali di grande talento.

Dopo essersi affezionato a loro, Splinter chiama le quattro tartarughe come alcuni tra i principali artisti del Rinascimento (Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello) e le addestra nell’arte del combattimento. Arte che i guerrieri utilizzano prima per difendere il quartiere dai malviventi, ma che presto li porta a confrontarsi con Shredder, rivale di Hamato Yoshi e a capo del letale “Clan del Piede”.

La trama delle Teenage Mutant Ninja Turtles è senza dubbio sopra le righe, ma questo perché l’intero progetto nasce come parodia dei fumetti impegnati che popolavano l’America negli anni Ottanta. Fumetti come Watchmen e il Daredevil di Frank Miller, dai toni cupi e maturi. Vi basti pensare che anche il succitato “Clan del Piede” nasce come parodia della “Mano”, organizzazione criminale di ninja presente nell’universo Marvel e ideata proprio da Miller nel 1981. Nessuno si sarebbe mai aspettato, però, che questa parodia divenisse così famosa da conquistare il pubblico di tutto il mondo.

DUE AUTORI ALLA RISCOSSA

Per comprendere appieno il successo delle Tartarughe Ninja, è però necessario fare un passo indietro per dipingere la situazione del fumetto americano a inizio anni Ottanta. Stiamo parlando di un periodo di grandi stravolgimenti, dove per la prima volta nascono dei negozi specializzati esclusivamente nella vendita di fumetti. Una mossa che rende possibile alle case editrici fare dei calcoli molto più precisi sul numero di copie da stampare, ottenendo allo stesso tempo un canale di comunicazione diretto con il proprio pubblico. A questo si aggiunge la caduta del Comics Code Authority, sistema di censura che per anni ha reso impossibile dare vita a storie mature nei contenuti e nella messa in scena. Ora, finalmente, tutti possono raccontare quello che vogliono.

Ecco che diversi autori decidono quindi di dare vita alle succitate storie cupe e mature. Storie che Kevin Eastman e Peter Laird decidono di prendere in giro attraverso proprio le Teenage Mutant Ninja Turtles, cercando poi di trovare un editore in grado di supportare la loro follia. Missione che si rivela estremamente difficile, costringendo il duo a fondare la propria casa editrice: Mirage. Nel 1984 prende quindi vita il primo fumetto delle TMNT, stampato in 3000 copie. Contro ogni aspettativa, Eastman & Laird’s - Teenage Mutant Ninja Turtles diventa virale, facendo sold out in pochissimo tempo. A nulla servono ristampe da 6000, 15000 e 30000 copie. Ogni volta che i fumetti delle Tartarughe Ninja raggiungono i negozi, vengono razziati da migliaia di ragazzini estasiati dai personaggi. Un risultato che spinse numerose altre case editrici a tentare di replicarne il successo, senza però riuscirci.

IL SALTO DEL MEDIUM

Le TMNT raggiungono però il successo globale solamente nel 1987, quando Eastman e Laird stringono un accordo con la Playmates Toys per una linea di giocattoli e per una serie animata. Serie che è arrivata da noi con il titolo di “Tartarughe Ninja alla Riscossa” e che senza dubbio tutti coloro che sono cresciuti negli anni Novanta ricorderanno.

Per raggiungere questo obiettivo, però, il duo di autori è costretto a scendere a compromessi. Il cartone animato, infatti, perde la violenza e il dramma del materiale originale, andando incontro a un target nettamente più basso. Un target che contribuisce alla diffusione del franchise, costringendo i due fumettisti a dare al pubblico ciò che chiede: più storie in linea con lo show televisivo. Eastman e Laird si alleano quindi con la Archie Comics, casa editrice che dà vita a Teenage Mutant Ninja Turtles Adventures, serie a fumetti che consacra il successo delle Tartarughe Ninja.

Sono passati circa venticinque anni da allora e le quattro tartarughe combattenti sono ancora sulla bocca di tutti, protagoniste di film in live action, videogiochi e, ora, anche di una produzione animata accattivante come quella diretta da Jeff Rowe. E voi che cosa ne pensate? Siete curiosi di andare al cinema per vedere Tartarughe Ninja - Caos mutante, oppure non siete rimasti particolarmente abbagliati dalla suo stile? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a scriverci nella chat del canale Twitch di BadTasteItalia.

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