Quentin Tarantino svela a Cannes come è nato il finale antistorico di Bastardi senza gloria
In occasione dell'incontro a lui dedicato alla Quinzaine des cineastes di Cannes, Tarantino ha parlato del finale di Bastardi senza gloria
Nell’incontro che la Quinzaine des cineastes di Cannes ha dedicato a Quentin Tarantino (e che vi riporteremo per intero nei prossimi giorni), il regista ha proiettato per il pubblico Rolling Thunder di John Flynn e discusso sul palco quel film, i suoi film e molto del cinema americano di quell’epoca, in una estensione dei discorsi critici contenuti nel suo saggio Cinema Speculation.
Non penso che sia un bisogno. Nel caso di Bastardi senza gloria non ho pensato dall’inizio di voler far morire Hitler. Non era quello il piano. L’idea era: mandiamo avanti la missione e quando si arriva al teatro… e poi l’ho pensato e funzionava! Meglio di quanto credessi! “Potrebbe andare bene”, mi sono detto “E quindi come lo faccio?” Non volevo ci fosse un sosia… Non volevo che tipo lo portassero via dal retro, sarebbe stato una merda… Allora ho fatto quello che Kurosawa ha fatto in Fortezza nascosta, ha scritto se stesso in un angolo del film e poi si è tolto. Ascoltando la musica a notte fonda mentre pensavo a che cazzo fare all’improvviso mi è balenato un pensiero: “Ammazzalo e basta! Just Fucking Kill Him”.
Si può? Posso farlo? Certo che posso è la mia storia, posso fare quello che voglio! Non so se sia una buona idea ma posso di certo. Davvero. Quindi ho preso un pezzo di carta e ho scritto: “Just Fucking Kill Him”.L’ho messo sul comodino e sono andato a dormire. Il mattino dopo mi sono svegliato, l’ho guardato e ho pensato che fosse una buona idea.
Invece, ha precisato Tarantino, il caso di C’era una volta a Hollywood è stato diverso:
In quel film ho fatto proprio di tutto per salvare Sharon da quegli stronzi e li ho fatti andare nella casa sbagliata. Fottutamente sbagliata!
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!