Talk To Me diventa VM 18: ecco perché la decisione non penalizzerà gli incassi, anzi

Talk To Me è diventato VM 18, ma la decisione (su cui Plaion comunque farà ricorso) non dovrebbe penalizzare gli incassi: ecco perché

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

È uscito nei cinema italiani Talk To Me, l'horror di Danny e Michael Philippou prodotto da A24 e distribuito nel nostro paese da Midnight Factory, etichetta di Plaion Pictures. Il film ha avuto un grandissimo successo negli Stati Uniti, dove ha incassato 47 milioni di dollari (72 in tutto il mondo) a fronte di un budget molto ridotto. Nel suo weekend d'esordio in Italia, la pellicola ha incassato 737 mila euro piazzandosi al secondo posto (ma ottenendo la miglior media copia nei 250 cinema in cui è uscito).

Il film è stato inizialmente distribuito con un divieto ai minori di 14 anni, una autoclassificazione in attesa che la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura lo visionasse ed esprimesse ufficialmente il suo parere. La richiesta era stata inoltrata a inizio settembre, ma la commissione ha espresso il suo parere solo venerdì, a film uscito, imponendo un pesante VM18, e questo perché “la violenza è mostrata in maniera esplicita e insistita in numerose scene e può essere pericolosa per gli individui; inoltre, essendo mostrata e contestualizzata nell’ambito di un gruppo di amici che si divertono di fronte al pericolo che corrono alcuni di essi, tale violenza può generare emulazione ed apparire come desiderabile”.

La classificazione VM 18 è particolarmente punitiva, in quanto limita la possibilità di promuovere l’uscita di un film con trailer al cinema e in tv. Frida Romano, direttrice marketing di Plaion Pictures, ha espresso stupore nella decisione e ha annunciato che l'azienda farà ricorso: “Ci dispiace che al pubblico più giovane venga in questo modo negata la possibilità, attraverso un film di intrattenimento horror, di fruire di temi importanti e di crescita, che sono indirizzati invece proprio agli adolescenti”.

Tuttavia, ricorso a parte, la cosa non dovrebbe penalizzare gli incassi del film, anzi. La fase principale della promozione al cinema e in tv avviene prima del lancio di una pellicola: Talk To Me ha già iniziato il suo percorso in sala, e a questo punto sarà il passaparola a farla da padrone. La notizia della decisione di imporre il VM18 potrebbe, da sola, incuriorire molto il pubblico. Lunedì intanto il film è tornato in testa alla classifica italiana, raccogliendo 74 mila euro e salendo a 812 mila euro complessivi.

Un anno fa aveva colpito molto la decisione di assegnare a Piove di Paolo Strippoli il divieto ai minori di 18 anni. In quel caso la decisione era stata annunciata prima dell'uscita, penalizzando le possibilità commerciali dell'horror. Il TAR del Lazio ci mise un mese ad accogliere il ricorso, ma ormai il viaggio al cinema del film era terminato.

Continua a leggere su BadTaste