Surgelati: partita la campagna di crowdfunding per il fumetto rock sull'immigrazione

Surgelati è una graphic novel sullo scottante tema dell'immigrazione, nata dall'incontro tra rock e Fumetto

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Surgelati, copertina di Nicola Gobbi e David Biagioni

È partita da qualche giorno su Produzioni dal basso, una delle prime piattaforme italiane di crowdfunding, la campagna di raccolta fondi per la realizzazione dell'adattamento a fumetti della rock novel Surgelati - Opera a 10 mani per scrittore e gruppo rock, affidata al video promozionale che trovate qua sopra.

Si tratta di un'interessante e singolare idea, nata inizialmente dalla collaborazione tra il collettivo Wu Ming 2 e il gruppo musicale Contradamerla, tesa a fondere l'energia del rock con il fascino del Fumetto.

Nel 2017 il progetto ha coinvolto altri autori e linguaggi e ne è scaturita la graphic novel Surgelati, realizzata da Nicola Gobbi e David Biagioni, tratta dal soggetto originale (ispirato a fatti realmente accaduti) e volta a raccontare attraverso uno stile straniante e surreale il tema della migrazione, interiore o fisica che sia, certamente di devastante attualità politica, culturale e umanitaria.

Il risultato finale è composto da un CD audio e un fumetto, la cui realizzazione è stata affidata alla forma di co-produzione popolare del crowdfunding. Di seguito trovate la sinossi dell'opera:

Un ragazzo si risveglia dal coma in una stanza d’ospedale e tutto, ai suoi occhi, è bianco, neutro, indefinito. Persino la sua stessa immagine allo specchio. È stato ritrovato in stato di assideramento in fondo ad un camion frigorifero, su cui ha attraversato il mare e varcato clandestinamente una frontiera. E ora la sua faccia non ha più espressioni, la sua identità è letteralmente surgelata. Tutto il contesto dove il ragazzo è approdato tende a cucirgli addosso un ruolo omogeneo alla sua condizione di straniero, senza mai ascoltarlo veramente. Il nuovo mondo di cose e di persone che gli si è manifestato al risveglio sembra volerlo spingere verso immagini di sé che si rivelano immobili e stereotipe, incapaci di rendere conto del costante divenire, nell’esperienza concreta, delle identità, delle idee e delle culture.

Fonte: Produzioni dal Basso

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