Super Mario Bros: il film, la guida alle citazioni dei giochi di Mario e della storia Nintendo!

Il film di Super Mario Bros propone una serie infinita di easter egg e citazioni ai giochi di Mario e alla storia della Nintendo...

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La guida alle citazioni ed easter egg presenti nel film di Super Mario.

C'erano davvero pochi dubbi riguardo al fatto che il film di Super Mario Bros della Illumination e della Nintendo avrebbe fatto faville al box-office, ma, come vi abbiamo raccontato con i nostri aggiornamenti, la realtà ha superato ogni più rosea aspettativa.

Nonostante un apprezzamento critico non particolarmente esaltante, Super Mario Bros: il film ha catturato ciò che, all'industria del cinema, interessa di più: i cuori, le attenzioni (e i soldi!) del pubblico. La storia alla base dell'opera, pur nella sua semplicità adatta alla fetta più giovane di spettatori e spettatrici, è ricchissima di citazioni tanto della storia della Nintendo quanto di quella più specifica di Super Mario. Andiamo a scoprire insieme alcune delle easter egg più gustose fra quelle proposte dal lungometraggio animato.

Lo spot della Super Mario Brothers Plumbing

Diffuso dalla Universal in occasione del Super Bowl lo scorso febbraio, lo spot in oggetto, protagonista anche delle battute iniziali del film, è caratterizzato da uno schema di colori e delle grafiche che ricordano i videogiochi anni novanta, mentre il jingle riprende direttamente la sigla di The Super Mario Bros. Super Show!.

Potete vedere lo spot e la sigla dello show qua sotto.

Mario col mantello dorato

Anche se nel player di YouTube qua sopra non si vede, nel film lo spot viene anche riproposto in una versione in cui, alla fine, Mario vola con un mantello dorato. Si tratta di un riferimento a un power-up di Super Mario World, la Piuma Cappa, che dona al personaggio un mantello dorato e la facoltà di spiccare il volo dopo un'adeguata rincorsa (in maniera analoga al costume da Mario tanuki di Super Mario Bros 3, anch'esso omaggiato nella pellicola, che però era decisamente più raro considerato che elargiva al giocatore la facoltà di trasformare per qualche secondo Mario in una statua votiva che non poteva subire danni dai nemici).

Jumpman e Charles Martinet

La storica voce videoludica di Super Mario, Charles Martinet, è presente nel film con un doppio cammeo. All'inizio, possiamo vedere un signore italiano che, all'interno del diner dove si trovano Mario e Luigi, è intento a giocare con un arcade. La sua voce è proprio quella di Charles Martinet a cui è stato anche affidato, sia in lingua originale che in svariati altri doppiaggi, anche la voce del papà dei due idraulici.

Il cabinato al quale sta giocando è relativo a un videogame chiamato Jumpman e la dinamica di gioco che possiamo intravedere fugacemente ricorda molto da vicino quella di Donkey Kong. Una scelta non casuale: prima di essere battezzato col nome di Mario, l'eroe che doveva salvare la giovane Pauline dalle grinfie del gorilla lancia barili era noto semplicemente col nome di Jumpman.

Il diner-pizzeria di Punch-Out!

La scena di cui abbiamo appena parlato si svolge in un diner-pizzeria di Brooklyn chiamato Punch-Out. Anche questa volta, si tratta di una denominazione tutt'altro che casuale. Punch-Out!! è la nota serie di videogiochi sportivi di boxe ideata da Genyo Takeda nata nel 1984 grazie all'omonimo arcade e diventata leggenda su NES grazie a Mike Tyson's Punch-Out!! in cui l'avatar del giocatore, il giovane pugile inesperto Little Mac, doveva farsi strada sul ring battendo una serie di "bizzarri e variopinti boxeur" dai nomi improbabili fino ad arrivare a sfidare il leggendario Mike Tyson. All'interno del locale, sotto forma di fotorafie, sono presenti svariati memorabilia del gioco.

Wrecking Crew

L'idraulico che "bullizza" Mario in pizzeria è Foreman Spike colui che, nel rompicapo per NES Wrecking Crew, cercava di mettere i bastoni fra le ruote ai poveri Mario e Luigi.

Il NES e Kid Icarus

In una scena ambientata a casa della famiglia di Mario e Luigi, vediamo il primo che, triste per lo scarso apprezzamento da parte di suo padre, si rifugia in camera sua a giocare col NES. Il Nintendo Entertainment System è una console a 8-bit che non ha bisogno di presentazioni: è sostanzialmente grazie alla macchina della Nintendo e allo straordinario quantitativo di unità vendute (oltre 60 milioni fino a quando è stata prodotta) che il moderno mercato dei videogiochi su console è nato negli anni ottanta dopo la fulgida, ma poco duratura fiammata della Atari risalente a qualche anno prima. Se volete saperne di più su questa "tragedia moderna", andate a leggervi la storia delle migliaia di copie di videogame Atari sepolte nel deserto di Almagordo nel 1983.

Nello specifico di questo passaggio, Mario sta giocando a Kid Icarus, un platform adventure uscito su NES nel 1987 che, finora, ha avuto solo un seguito per Game Boy nel 1991, Kid Icarus: Of Myths and Monsters. Il suo protagonista, Pit, è comunque una presenza quasi fissa nella popolarissima saga di picchiaduro Super Smash Bros.

L'astronave di Star Fox sulla TV di Mario e i poster nella sua cameretta

Appoggiata sopra alla TV con la quale Mario sta giocando a Kid Icarus, possiamo ammirare in bella vista un Arwing, l'iconica astronave pilotata da Fox McCloud e dal suo team nello sparatutto sviluppato per Super Nintendo da Argonaut Software e Nintendo EAD intitolato Star Fox, uscito nei negozi nel 1993. Nella stanza possiamo anche constatare la presenza di alcuni poster che omaggiano il Polar Bear di Ice Climbers, il Blue Falcon di F-Zero nonché due classici titoli per NES come Baseball e Kung-Fu.

Il pianoforte di Bowser

È realizzato da Ludwig von Koopa, uno dei sette famigerati Koopalings introdotti in Super Mario Bros 3. Inizialmente vennero proposti come figli di Bowser, ma, col passare del tempo, sono stati "declassati" a più fidati servitori del villain. Che ha comunque un figlio, Bowser Jr.

Le "piattaforme" di Brooklyn e il "livello 1-2"

Quando Mario e Luigi si ritrovano col furgone in panne e devono correre a casa dei loro primi clienti, lo fanno attraversando un cantiere. La scena riprende la tipica dinamica dei platform a scorrimento laterale di Super Mario e, nel complesso, ha una conformazione che pare richiamare direttamente quella del Mondo 1-1 del primo Super Mario Bros. Non a caso, e anche se nei giochi della serie si parla appunto di "mondi" più che di "livelli", quando i due fratelli stanno per essere risucchiati nel Regno dei Funghi, mentre esplorano il sottosuolo di Brooklyn passano vicino a un cartello che indica il Livello 1-2, il primo stage sotterraneo affrontato dai videogamer in Super Mario Bros.

Duck Hunt

Il famosissimo sparatutto per NES, che poteva essere giocato con la pistola ottica Zapper ed era spesso e volentieri inserito in bundle con la console in una cartuccia contenente anche Super Mario Bros., viene citato in due momenti distinti.

A casa dei clienti di Super Mario, dove possiamo vedere delle opere d'arte ispirate al gioco in questione, compresa una che raffigura il cane che recupera le anatre colpite (o che prende in giro il giocatore in caso di prede sfuggite).

La seconda è per le strade di Brooklyn dove s'intravede un ristorante che, sul tendone, ha proprio l'anatra del videogioco di cui stiamo parlando. Ristorante che, non a caso, si chiama Chasse Au Canard. Provate a usare Google Translate e a verificare la traduzione inglese.

A casa dei clienti di Mario e Luigi c'è anche un vaso a forma di Pikmin.

Gli Yoshi selvatici

Mentre attraversa il Mushroom Kingdom insieme a un Toad che assomiglia molto all'avventuriero Capitan Toad, possiamo ammirare un coloratissimo branco di Yoshi.

La suoneria del cellulare di Luigi

Il telefonino di Luigi ha una suoneria il cui ascolto, per chi ha avuto un Nintendo GameCube, può aver avuto lo stesso effetto di una maddalena proustiana:

Pauline

La prima delle "damigelle in difficoltà" salvate da Mario in Donkey Kong si è un po' persa di vista nel tempo, venendo di fatto sostituita dalla Principessa Peach. È ritornata in scena nei videogiochi come sindaca di New Donk City in Super Mario Odyssey. Nel film può essere vista mentre viene intervistata durante l'inondazione di Brooklyn.

Luigi's Mansion

Quando le strade di Mario e Luigi si dividono dopo essere stati risucchiati dal tubo nei sotterranei di New York, l'idraulico dalla salopette verde finisce in un contesto decisamente lugubre che ricorda quello di Luig's Mansion (avevamo visto anche uno spot prima dell'uscita del film).

Mentre vaga spaventato in mezzo a una landa oscura piena zeppa di ombre inquietanti e alberi scheletrici, Luigi, che in originale è doppiato da Charlie Day (e nei videogame sempre dal già citato Charles Martinet), chiama il fratello con la stessa nota di spassoso terrore tipica dei videogiochi del franchise "horror" a lui dedicato:

La passeggiata nella città dei Toad e l'allenamento con Peach

Elencare tutte le citazioni ai giochi di Super Mario che possiamo vedere non appena il baffuto idraulico arriva in città insieme al suo nuovo amico, richiederebbe un approfondimento a parte, fra percorsi che richiamano alla memoria quelli di svariate iterazioni tridimensionali dei videogame del franchise, ammiccamenti al castello di Peach di Super Mario 64 e sessioni di training intensivo in cui il nostro eroe fa, suo malgrado, conoscenza con le sorprese dei blocchi ciambella apparsi, per la prima volta, in Super Mario Bros. 3. Ci limiteremo a citare un estratto dalla pellicola, che era stato anche diffuso come materiale ufficiale, in cui si passa dall'ascoltare un ri-arrangiamento orchestrale della Toad Items di Super Mario Bros 3, al vedere un negozio di “Antichità” in cui vengono venduti svariati oggetti del passato di Mario, compreso l’iconico martello bonus di Donkey Kong. C'è poi anche il cameo di un pesce Cheep Cheep, o Pesce Smack in italiano, che lancia un'occhiataccia al ragazzo da Brooklyn.

Ma non è tutto. Nel già citato "Negozio di antichità" possiamo vedere un Toad che tiene in mano quella che pare essere una cartuccia per NES mentre chiede al Toad che gestisce l'attività "Ma questa cosa funziona?" col commerciante che risponde "Certo, eventualmente prova a soffiarci". Se avete posseduto una console Nintendo (e non solo) funzionante a cartucce sapete bene che si tratta di una leggenda urbana priva di effettivi benefici in caso di malfunzionamenti (anzi, i droplet di saliva non facevano altro che peggiorare il tutto!), ma... alzi la mano chi non lo ha mai fatto.

Bene, non vediamo nessun braccio alzato, come sospettavamo!

Il negozio Crazy Cap

Sempre nel passaggio riportato qua sopra, Mario e Toad transitano nei paraggi di un altro negozio facilmente riconoscibile dai 23 milioni di persone che hanno permesso a Super Mario Odyssey di diventare un best-seller per Nintendo Switch: il Crazy Cap.

La Principessa è in un altro castello!

Quando Super Mario si presenta al sontuoso portone del castello di Peach per parlare con la Principessa e convincerla ad aiutarlo a ritrovare suo fratello Luigi, le guardie Toad lo prendono in giro citando il famosissimo messaggio che veniva consegnato all'Idraulico nel primo Super Mario Bros al termine di ogni livello, quando invece della Principessa si ritrovava a salvare un inerme abitante del Regno dei Funghi.

Baby Mario e Baby Luigi

In un flashback, possiamo vedere i due fratelli da bambini. Il loro look non è quello del Super Mario Bros Super Show, bensì quello introdotto in Super Mario World 2: Yoshi's Island, titolo per Super Nintendo del 1995 che ha anche testimoniato come l'amicizia fra gli Yoshi e i fratelli Mario affondi le sue radici nel tempo. Sarà interessante vedere come verrà affrontata la questione nell'inevitabile sequel del cartoon (ancora non annunciato).

Il DK Rap!

Quando Super Mario si ritrova a sfidare il suo nemico-amico Donkey Kong, quest'ultimo si presenta nell'arena della battaglia accompagnato da una canzone a dir poco leggendaria per i fan dei giochi Nintendo: il DK Rap.

Il DK Rap è un brano concepito da Grant Kirkhope, all’epoca musicista della software house inglese Rare, una second party posseduta, al 49%, dalla Nintendo (e poi acquisita dalla Microsoft a inizio del duemila) per il platform 3D Donkey Kong 64, uscito nel 1999 su Nintendo 64. Dopo l'iniziale contentezza, Kirkhope ha espresso una certa delusione dopo aver constatato di non essere stato citato in alcun modo nei titoli di coda (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Non si tratta dell'unico brano celebre della sequenza. Quando Donkey Kong viene sconfitto da Super Mario possiamo ascoltare anche la musica iniziale degli Stage dell'omonimo gioco. Vale la penda ribadire anche qua che la sola elencazione delle citazioni musicali udibili nel film occuperebbe un intero speciale.

Alcuni volti noti dal franchise di Donkey Kong Country

In mezzo al pubblico dell'arena che ospita la battaglia fra Mario e Donkey Kong possiamo vedere Dixie Kong e Kiddy Kong che, dopo essere stati dei comprimari del gorilla col cravattino, sono stati eletti a protagonisti di Donkey Kong Country 3: Dixie Kong's Double Trouble!, titolo del 1996 per Super Nintendo.

La customizzazione dei Kart e la Rainbow Road

Come l'ingresso nella Città dei Funghi, anche la scena in stile "motori ruggenti" del film di Super Mario meriterebbe un articolo a sé considerata la festa di easter egg e power-up presenti. Ci limitiamo a elencare le due più evidenti: la customizzazione dei mezzi, che avviene come nei menù delle più recenti iterazioni del franchise di Mario Kart, e la presenza della leggendaria Rainbow Road, il circuito più iconico della serie, disponibile in tutti i capitoli fin dal primo Super Mario Kart per Super Nintendo, quello che ha dato il via a questa saga di spin-off sportivi di Super Mario.

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Gli abiti nuziali di Bowser e Peach

Il look di Bowser e Peach durante la scena col matrimonio obtorto collo sono gli stessi della cerimonia che, di fatto, non avviene grazie all'intervento dell'idraulico in Super Mario Odyssey.

I villain famosi invitati da Bowser al matrimonio

Fra gli ospiti della cerimonia nuziale possiamo scorgere alcuni dei più noti villain della saga di Super Mario. C'è Re Boo e c'è il Re Bob-Omba, noto per essere stato il primo boss di Super Mario 64.

Le easter egg più "criptiche" nella battaglia finale a Brooklyn

Nel terzo atto, quello della battaglia finale fra Mario, Luigi e Bowser fra le strade di Brooklyn sono presenti tre citazioni, due delle quali forse più criptiche di tutte quelle elencate finora.

Cominciamo dalla più facile.

Appena tornato sul pianeta Terra, Mario finisce nei paraggi di un autolavaggio nel cui logo vediamo il protagonista di Balloon Fight, videogioco arcade sviluppato nel 1984 da Nintendo arrivato poi su NES l'anno seguente. Il titolo, che ha comunque avuto una serie di porting e sequel nel corso del tempo, è stato citato con delle divertenti easter egg in svariati altri franchise della Grande N come quelli di Smash Bros e Animal Crossing.

Fra i vari negozi di Brooklyn si scorge anche un'attività, o meglio, il poster di un'attività che vende carte da gioco che, seppur di matrice occidentale, riporta in piccolo la dicitura Hanafuda. Come possiamo leggere su Wikipedia:

Le carte Hanafuda derivano dall'incontro delle carte da gioco occidentali, importate dai marinai portoghesi verso il 1550, con i tradizionali giochi delle coppie giapponesi (come koi awase, riunire le conchiglie). Esse vennero ridotte di dimensioni per adattarsi alle minute mani nipponiche o - secondo una teoria più credibile - ebbero piccole dimensioni perché il modello originario era un mazzo occidentale consunto e più volte rifilato ai margini, per evitare che le carte si riconoscessero dalle pieghe negli angoli. L'attuale formato standard delle carte Hanafuda, oltre a essere ridotto rispetto a quelle occidentali sono solitamente molto più spesse delle carte da gioco occidentali. In seguito questo mazzo di carte si diffuse anche in altri paesi con qualche variante grafica, principalmente in Corea e nelle isole Hawaii. Hanafuda è stato il primo gioco prodotto nel 1889, con enorme successo, dalla Nintendo.

Chiudiamo la nostra - lunga - rassegna dedicata alle easter egg del film di Super Mario con quello che, per il grande pubblico, potrebbe essere forse il riferimento più complicato da afferrare. Buona parte dello scontro finale avviene nei paraggi di uno store chiamato Diskun Hardware. Diskun è il nome della mascotte del Famicom Disk System, una periferica per NES (noto appunto come FAMIly COMputer in Giappone, da cui Famicom) distribuita solo ed esclusivamente nell'arcipelago del Sol Levante fra il 1986 e il 1993 grazie al quale era possibile giocare con videogame memorizzati su Floppy Disk e non su cartuccia. Vendette più di 4,5 milioni di unità in Giappone, anche grazie a una ricca proposta che, a seconda del criterio di catalogazione, spazia fra i 180 e i 247 titoli.

Trovate tutte le informazioni sul film di Super Mario nella nostra scheda!

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