Suicide Squad: Scott Eastwood parla della Ayer Cut e del "no" al sequel su consiglio di suo padre Clint

Scott Eastwood ha parlato di Suicide Squad e della Ayer Cut del cinecomic DC e della decisione di non tornare nel film di James Gunn

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Durante una chiacchierata con Insider, Scott Eastwood ha parlato di Suicide Squad e della Ayer Cut del cinecomic DC a cui abbiamo dedicato uno speciale il weekend appena passato.

Ecco le parole dell'attore:

[David Ayer] in sostanza mi disse: "Affronta questo viaggio con me, ti farò sembrare un figo e farò in modo che il tuo personaggio lasci un segno". All'epoca non sapevo neanche quale fosse il mio personaggio. Ne ho parlato con David [Ayer] e so che avrebbe dovuto avere più spazio nella Ayer cut.

Ha poi svelato di aver ricevuto un'offerta per tornare in The Suicide Squad: Missione suicida e di averla rifiutata dopo averne parlato con suo padre Clint:

Per i film successivi non volevamo pagarmi [abbastanza]... non avevano una sceneggiatura per il film e quindi non sapevo per cosa avrei dato il mio consenso. Ho detto a mio padre: "Non vogliono darmi soldi". Lui mi ha detto: "Se hanno davvero bisogno di te e se è una bella parte, accetta. Altrimenti lascia stare".

È così giunto alla conclusione di rifiutare:

All'epoca non avevo la risposta a quelle domande, non le avrei avute, mi hanno messo sotto pressione e alla fine ho rifiutato.

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