Succession 4x06, la regista spiega perché l'episodio è "come un film" e parla dell'inatteso cameo
La regista del sesto episodio della quarta stagione di Succession svela i segreti delle riprese e parla dell'inatteso cameo
Il sesto episodio della quarta e ultima stagione di Succession è andato in onda ieri sera negli Stati Uniti e in Italia è disponibile su Sky e in streaming su NOW in lingua originale sottotitolato in italiano. Come sempre, all'indomani dell'uscita sono state pubblicate alcune interviste, a partire da una lunga conversazione della regista Lorene Scafaria con l'Hollywood Reporter.
LEGGI - La recensione
Come potete immaginare, dopo la terza puntata non pensavo che avrei lavorato di nuovo con Brian. E invece improvvisamente, mentre leggevamo i copioni, ecco la scena d'apertura. Riuscivamo a immaginare il "gasp!" del pubblico nel rivedere Logan. E adoro che si trovi in questo contesto surreale, circondato dal green screen, mentre gira il video di lancio di Living+. Non so se lo sapete, ma io interpreto la regista in quella scena!
Era il mio terzo episodio dopo il quarantesimo compleanno di Kendall, "Too Much Birthday", e dopo "Honeymoon States". Ora, "Living+". Sono totalmente diversi tra loro. Il primo era una specie di spettacolo, anche se perfettamente contenuto. Honeymoon States, invece, era una sorta di piece teatrale corale molto intima. Quando ho letto Living+, ho pensato subito a un film. Tutti questi episodi sono incentrati sul modo in cui agiscono i figli senza che loro padre sia tra loro, anche se palesemente sta ancora manovrando i fili. In qualche modo, sono anche tutti e tre incentrati sull'evoluzione di Kendall, anche se tutti e tre i fratelli hanno un ruolo centrale. Ma sì, il lutto e come si manifesta, il modo in cui emerge. Il lutto non si muove mai in una sola direzione, in particolare nei giorni appena successivi al decesso. Penso che si trovino tutti e tre in momenti molto diversi del loro lutto, e corrano tutti su linee parallele alla fine di questa puntata.
La puntata è ambientata a Hollywood, e molti avranno riconosciuto gli studi di Burbank della Warner Bros., utilizzati per inscenare i Waystar Studios:
Anche se sembrerà il contrario, non siamo stati davvero così tanto tempo a Los Angeles. Quando lessi la sceneggiatura, pensai davvero a un film. Ed essendo un episodio ambientato a Los Angeles, ho pensato che dovessimo divertirci un po'. C'era molto materiale nella sceneggiatura, ma ho inserito alcuni momenti personali, visto che vivo a Los Angeles dal 2001. Non potevo non mettere Roman su un'auto da golf. Una persona brutalmente onesta, circondata da tutti questi artifizi. E volevo mostrare Kendall al mare, anche se nella sceneggiatura continuava a essere inserito e tolto quel passaggio. Alla fine per fortuna è rimasto.
E, sempre a proposito della scena nel mare a Malibu, parlando con Variety la regista ha svelato che Jeremy Strong si è davvero lanciato nell'oceano (cosa non scontata viste la temperatura dell'acqua), giusto per alimentare le voci sul suo method acting:
Questa era una di quelle scene che apparivano in una bozza della sceneggiatura e poi a volte scomparivano e a volte riapparivano. Ero così decisa riguardo la scena della spiaggia che ci sono stati giorni in cui penso fossi l'unica persona che voleva davvero girarla. Era un incubo logistico. Era una giornata fredda a metà ottobre, con un mare molto agitato. Sono una grande fan della serie, quindi mi emozionava vedere Kendall a faccia in su nell'acqua [come riferimento contrario alla scena a faccia in giu in piscina nella terza stagione, ndt]. Nonostante l'oscurità all'orizzonte, è una sorta di canto della vittoria, anche se è da solo.
Il mio unico rimpianto è che avrei voluto girare l'azione direttamente, perché Jeremy si è davvero tuffato in quelle onde con un certo coraggio. Non c'è una controfigura lì. Sentivo che era profondamente importante vederlo in questo modo. Siamo stati abituati a vederlo in acqua in stati piuttosto depressivi: l'abbiamo visto in vasche da bagno vuote, l'abbiamo visto vicino all'acqua quasi quanto l'abbiamo visto guardare fuori dalla cima di grattacieli. È un momento di vittoria, ma è un po' più inquietante di così. Non è il tramonto perfetto; è Kendall in cima alla vetta, ma non so se ci sia qualcosa di più inquietante o pericoloso in arrivo.