Suburra: la trasformazione di Aureliano e Spadino sul set della terza stagione

Suburra sta tornando e Spadino è Aureliano si sono dovuti sottoporre a un restyling per i nuovi episodi della terza stagione della serie Netflix

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Aureliano e Spadino stanno tornando e i rispettivi interpreti si sono dovuti sottoporre a un restyling per i nuovi episodi della terza stagione di Suburra. Direttamente dal set, ecco svelato cosa nascondono sotto la faccia da duri.

Dopo il successo delle prime due stagioni, Netflix annuncia l’inizio delle riprese della terza e ultima stagione di Suburra – la serie, il crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Bartlebyfilm.

La terza stagione della serie sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo nel 2020.

La profana trinità – Chiesa, Stato, Crimine – torna su Netflix per l’epico atto conclusivo di Suburra – la serie, concepita sin dal principio per raccontare i tre diversi mondi nell’arco di tre stagioni.

Tornano i protagonisti delle prime due stagioni: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Adamo Dionisi (Manfredi Anacleti), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero).

DI SEGUITO LA SINOSSI:

Dopo il tragico suicidio di Lele, incapace di convivere con il senso di colpa generato dai crimini commessi, e l’inaspettato risveglio dal coma di Manfredi, capo del clan Anacleti, gli equilibri di potere tra tutti i personaggi sono di nuovo messi in discussione. La terza stagione si sposta tra le strade e i vicoli di Roma e provincia per raccontare ancora più da vicino il mondo del Crimine. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue per ottenere il potere sulla città?

La regia di questa terza stagione è di Arnaldo Catinari, lo story editing di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.

Che cosa ne pensate? Lasciate pure un commento.

Fonte: YouTube

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