Stranger Things: gli autori parlano delle scelte coraggiose del finale della terza stagione

Intervista ai fratelli Duffer, i creatori di Stranger Things

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Spoiler Alert
I fratelli Duffer, creatori di Stranger Things, hanno rilasciato un'intervista nella quale hanno discusso del finale della terza stagione. Inevitabilmente, si è parlato della morte del personaggio di Jim Hopper, interpretato da David Harbour. Ma è davvero morto? Abbiamo già parlato delle teorie secondo le quali il personaggio potrebbe essere ancora vivo, in particolare riguardo alla scena dopo i titoli di coda. Ambientata in Unione Sovietica, questa mostra due soldati russi pronti a prelevare un prigioniero. Ad un certo punto, uno dei due dice all’altro: “no, non l’americano”. L’americano in questione potrebbe essere in effetti proprio Hopper, sopravvissuto all’esplosione nella struttura sovietica.

Ecco cosa hanno dichiarato i diretti interessati:

Di sicuro non dovreste dare nulla per scontato. Quella battuta pronunciata dal soldato russo è appositamente messa lì per alimentare la discussione. Abbiamo bisogno che le persone si pongano le stesse domande che vi state ponendo voi.

A proposito della quarta stagione, che al momento non è ancora confermata:

Dando per scontato che ci sarà una quarta stagione, ovviamente la domanda su chi sia l'americano in quella cella e cosa stiano facendo con il Demogorgone serve a stuzzicare. Stiamo cercando di preparare qualcosa per la quarta stagione.

Undici perde i poteri, senza riacquistarli, al termine della stagione. Come mai questa scelta?

Non volevamo di nuovo un finale in cui Undici arrivava all'ultimo secondo, alzava la mano e salvava la situazione. Pensando alla quarta stagione, quanto diventano più vulnerabili i personaggi nel gruppo? Inevitabilmente, il male riaffiora e loro non possono semplicemente contare su Undici per salvare la situazione. Crediamo che questo aumenti molto la tensione.

Sul trasferimento di Jonathan, Will e Undici in una nuova città, della quale però non sappiamo il nome:

Non volevamo chiuderci in un angolo. E dopo tutta questa tragedia e follia, è normale pensare che una famiglia considererebbe un trasloco. Quindi era tempo che facessero proprio questo. Ma l'altra aspirazione più sottile era un finale in cui si avvertissero le molte possibilità di quello che potrà accadere in futuro.

Cosa ne pensate? Lasciate un commento!

La terza stagione di Stranger Things è arrivata su Netflix il prossimo 4 luglio ed è composta da otto episodi. La sinossi ufficiale recita:

Siamo nel 1985 a Hawkins, nell’Indiana, ed è esplosa l’estate. La scuola è finita, c’è un nuovo centro commerciale in città, e la banda di Hawkins è ormai entrata nell’adolescenza. Sbocciano storie d’amore che complicano le dinamiche del gruppo, e tutti loro dovranno capire come crescere senza separarsi. Nel frattempo, il pericolo incombe. Quando la città è minacciata da nemici vecchi e nuovi, Undici e i suoi amici comprendono che il male non ha mai fine: si evolve. Ora dovranno unirsi per sopravvivere e ricordare che l’amicizia è sempre più forte della paura.

Accanto ai vecchi amici della prime due stagioni – Millie Bobbie Brown, Finn Wolfhard, Caleb McLaughlin, Sadie Sink, Gaten Matarazzo, Noah Schnapp, Dacre Montgomery, Charlie Heaton, Natalia Dyer, Joe Keery, Cara Buono, Winona Ryder e David Harbour – si sono aggiunti Maya Hawke, Jake Busey, Francesca Reale e Cary Elwes.

Potete rimanere aggiornati sullo show grazie alla nostra scheda.

Fonte: EW

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