Stranger Things: la storyline di Bob era stata pensata diversamente

La storia di Bob Newby, il personaggio interpretato da Sean Astin in Stranger Things, era stata pensata per concludersi a metà stagione

Condividi
Fate parte di quella folta schiera di spettatori che hanno già finito di vedere la seconda stagione di Stranger Things? Se la risposta è affermativa, quasi certamente state ancora elaborando la prematura scomparsa di Bob Newby, il personaggio interpretato da Sean Astin e gloriosamente caduto sul campo di battaglia, divorato da un Demogorgone per salvare i suoi amici e la donna che amava. Per quanto la morte di Bob possa avervi segnati, sarà forse di qualche conforto sapere che la vita televisiva del personaggio è stata praticamente raddoppiata rispetto ai piani originali.

"Avrebbe dovuto morire attorno al quarto episodio," ha rivelato Matt Duffer, co-creatore di Stranger Things assieme al fratello gemello Ross, in una recente intervista a Vulture. "Abbiamo continuato a posticiparla perché ci piaceva molto il personaggio, e ha iniziato a diventare importante per la trama. Continuavamo a rimandarla, finché non siamo arrivati al punto in cui sarebbe accaduta, nell'ottavo episodio."

"Quindi l'abbiamo scritta," ha continuato Matt, "e io ho avuto un piccolo crollo. È stato sgradevole scriverla. Ho provato un sincero dolore e pensavo, 'non è giusto, non voglio perdere questo personaggio, non voglio perdere Sean'." Tuttavia, i Duffer concordarono che non avrebbe avuto senso portare il personaggio fino alla terza stagione, e optarono quindi per l'eroico sacrificio nel laboratorio di Hawkins.

Secondo quanto riportato dai registi, Sean Astin provò a perorare la causa di Bob, discutendo coi registi dell'eventuale presenza nella terza stagione; appurato che il fato del fidanzato di Joyce Byers era ormai segnato, l'attore ha però richiesto che la sua morte fosse il più cruenta possibile.

"Sean ha parlato molto di Quint, in Lo Squalo, dicendo, 'se devo morire' - e lui non voleva assolutamente morire - 'filmiamola in modo impietoso e senza timidezza'," ha ricordato Ross Duffer. "Per i canoni di Stranger Things, si tratta di una morte davvero brutale, ed è il risultato del fatto che Sean non voleva che nascondessimo nulla, che la mostrassimo nella sua totalità."

Astin non era il solo a dolersi per la morte di Bob: anche Winona Ryder, interprete di Joyce Byers, ha sofferto notevolmente per la dipartita del personaggio. "La maggior parte dei messaggi che ho mai ricevuto da parte di Winona sono di quando aveva letto la sceneggiatura dell'ottavo episodio, in cui Bob muore," ha dichiarato Ross Duffer. "Diceva, 'siete dei mostri!'. Non era per niente contenta."

"È stata dura per Winona, perché anche lei amava Sean," ha detto Matt Duffer. "Si conoscevano già in qualche modo prima di Stranger Things. Erano legati, erano stati entrambi attori bambini, e andavano davvero molto d'accordo. Erano sempre insieme sul set, e sono diventati ottimi amici. E poi Winona, nel girare una scena come quella [della morte di Bob], non entra ed esce dal mood automaticamente. Quindi è stato un giorno molto emozionante, quando l'abbiamo girata."

Cosa ne pensate? Avreste voluto vedere Bob nella terza stagione di Stranger Things? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Vulture

Continua a leggere su BadTaste