Stranger Things 4: Joseph Quinn spiega perché si era commosso durante il Comic-Con londinese

Joseph Quinn, interprete di Eddie in Stranger Things, ha chiarito le voci riguardanti il trattamento ricevuto durante il Comic Con di Londra

Condividi

Il video in cui era stata immortalata la reazione emozionata di Joseph Quinn, interprete di Eddie in Stranger Things 4, mentre veniva ringraziato da una fan al London Film and Comic Con è diventato rapidamente virale, ma l'attore ha voluto chiarire le voci riguardanti il trattamento dello staff nei suoi confronti.

Sui social media, infatti, si erano diffuse le voci che il nuovo beniamino dei fan della serie dei fratelli Duffer avesse suscitato il fastidio di alcuni membri dello staff dell'evento perché trascorreva troppo tempo con i fan, causando ritardi, e qualcuno fosse gli avesse persino urlato contro. Questo trattamento, secondo i fan, avrebbe suscitato quel momento di commozione in pubblico potendo contare invece sull'affetto dei partecipanti.
Nei giorni successivi, inoltre, la cancellazione della sua partecipazione a un evento analogo in programma in Germania sembrava aver confermato queste indiscrezioni, prima che venisse spiegato che Quinn stava avendo dei problemi con il suo passaporto.

Quinn, intervistato da 1883 Magazine, ha però dichiarato:

Ho partecipato al mio primo Comic Con recentemente ed è stata un'esperienza davvero folle. Si è detto in giro che lo staff mi ha trattato male, ma è totalment falso. Voglio chiarirlo. Sono stati davvero fantastici. Mi hanno fatto sentire davvero al sicuro e si sono presi cura di me. Semplicemente non eravamo pronti per il gran numero di persone che si sono presentate. E trovo estremamente gratificante vedere l'effetto di Eddie sulle persone. Mi sono anche un po' emozionato, ma non aveva nulla a che fare con il modo in cui sono stato trattato.

Che ne pensate? Sperate di poter incontrare Joseph Quinn in un evento stile Comic Con?

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: 1883 Magazine

Continua a leggere su BadTaste