Stranger Things 4: perché il brano Running Up That Hill di Kate Bush è così importante?
In Stranger Things 4 c'è una canzone degli anni ottanta che ricopre un ruolo fondamentale: Running Up That Hill di Kate Bush...
Stranger Things 4 è finalmente arrivata in streaming su Netflix con il Volume 1 composto da ben sette episodi in attesa delle ultime due puntate del Volume 2, in streaming a partire dal prossimo 1 luglio.
Stranger Things 4: il ruolo giocato da Running Up that Hill di Kate Bush
Il finale del Capitolo Tre di Stranger Things 4, Il mostro e la supereroina, si chiude con una scioccante rivelazione: Max (Sadie Sink) è stata colpita dalla Maledizione di Vecna. Le altre due vittime note fino a quel punto, Fred e Chrissy, sono morte entro ventiquattro ore dalle prime avvisaglie della maledizione, che avvengono in stato di trance catatonica per un osservatore esterno, ma che in realtà portano il malcapitato, o la malcapitata, di turno percepire i rintocchi e la presenza di un inquietante orologio a pendolo, alla ragazza resta poco da vivere. Naturalmente i suoi amici, Lucas, Dustin, Robin, Steve e Nancy sono decisi a fare di tutto affinché questo non accada e quasi tutto il loro arco narrativo nel Capitolo Quattro, Caro Billy, si basa su questa disperata corsa contro il tempo.
Max ha capito che Vecna prende di mira con particolare piacere quelle persone che hanno un trauma con il quale fare i conti. Era così per Chrissy, era così per Fred ed è così, chiaramente, anche per lei che ha visto morire suo fratello Billy davanti ai suoi occhi, per mano del Mind Flayer, solo qualche mese prima. La ragazza decide di scrivere una serie di lettere indirizzate alle sue persone più care mentre attende di andare incontro a quello che sembra essere un destino irreversibile.
Ma c'è, fortunatamente, un ma. Non di semplice esecuzione.
L'unico modo per capire come sopravvivere alla Maledizione di Vecna è parlare con Victor Creel, l'unico sopravvissuto delle prime uccisioni attribuibili alla malvagia creatura. C'è solo un piccolo problema: è stato proprio lui che, nel 1959, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di sua moglie e di sua figlia avvenuti, in realtà, per colpa di Vecna. Proprio per tale ragione, Creel si trova nell'area dedicata ai criminali pericolosi del manicomio Pennhurst ed è mediamente inaccessibile senza un permesso di qualche genere.
Nancy e Robin riescono a spacciarsi per studentesse dell'Università di Notre Dame e a entrare in contatto con Victor Creel i cui panni sono vestiti dal leggendario Robert Englund, il popolare interprete di Freddie Krueger, dopo aver raggirato il direttore dell'istituto.
Nel mentre, Max e gli altri si recano un'area di Hawkins, quella del cimitero, in cui la portata dei loro walkie-talkie consente di raggiungere quello in mano alle due finte universitarie al Pennhurst cosa che avviene non prima di un altro incontro fra la ragazza e Vecna in cui questi le intima che “il tuo tempo sta per giungere al termine”.
Nancy e Robin riescono a guadagnarsi la fiducia di Creel che racconta loro il suo viaggio “negli abissi dell'inferno” e la sua esperienza con la Maledizione di Vecna fatta di veri e propri incubi a occhi aperti. La notte in cui Vecna uccise sua moglie e sua figlia (ma non suo figlio che finì in coma morendo una settimana dopo) Victor è stato catapultato in una visione che l'ha riportato in Francia, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove si era reso colpevole della morte di alcuni civili, compresi dei bambini, all'interno di una casa che aveva fatto bombardare perché pensava fosse occupata dai soldati tedeschi. L'uomo spiega di essere riuscito ad abbandonare il tetro scenario generato da Vecna nella sua mente “seguendo la voce di un angelo” per poi ritrovarsi “in un incubo anche peggiore”. Quando l'uomo, visibilmente provato dal viaggio in questi terribili ricordi, si accovaccia sul letto, Nancy prova a chiedergli delle informazioni sull'angelo che aveva seguito per uscire dalla visione, ma tutto quello che Creel riesce a fare a quel punto è mormorare “Dream a little dream of me” di Ella Fitzgerald.
Intanto Max è al cimitero di Hawkins seduta di fronte alla lapide della tomba di suo fratello e, tenuta d'occhio a debita distanza dagli altri, legge la lettera scritta per il caro Billy in cui le confessa tutto quello che prova, e provava, per lui. Ed è proprio in questo momento di estrema vulnerabilità emotiva che Vecna arriva a esigere il suo tributo: Lucas, Dustin e Steve non possono fare altro che assistere inermi alla trance della ragazza.
Max è intrappolata nel Sottosopra con il mostro.
Nel mentre, al Pennhurst, Robin ha un'illuminazione: la voce dell'angelo che aveva permesso a Victor Creel di tornare alla realtà era proprio quella di Ella Fitzgerald. Era la musica la chiave di volta per debellare il giogo mentale di Vecna. Cosa, questa, che riescono a comunicare a Dustin via walkie-talkie.
Fortunatamente, fin dal primo episodio di Strange Things 4, vediamo Max che va in giro con un walkmen per estraniarsi un po' dalla realtà che la circonda e dal trauma che cova dentro di sé, ascoltando continuamente Running Up that Hill di Kate Bush, singolo pubblicato originariamente il 16 settembre del 1985 come estratto dall'album Hounds of love. I ragazzi riescono a recuperare la cassetta e cominciano a farla ascoltare a Max che nel frattempo, nel Sottosopra, sta quasi per essere uccisa da Vecna. Il mostro fa leva sul desiderio della giovane di nascondersi dagli altri e di non volersi aprire con i suoi amici, e con il suo ex fidanzato Lucas, parlando della sofferenza che prova.
Let me steal this moment from you now canta Kate Bush mentre Vecna cerca di succhiare via la vita da Max che intanto rivive, nella sua mente, i momenti più belli e spensierati passati insieme ai suoi amici e, proprio grazie alla forza che queste esperienze risvegliate dalla canzone di Kate Bush hanno su di lei, riesce a liberarsi dalla morsa di Vecna tornando da Lucas e gli altri, regalando a tutti noi uno dei finali di puntata più emozionanti e intensi non solo di Stranger Things 4, ma di tutta la serie dei fratelli Duffer.
Running up that Hill, il testo e il video della canzone di Kate Bush
It doesn't hurt me.
Do you want to feel how it feels?
Do you want to know that it doesn't hurt me?
Do you want to hear about the deal that I'm making?
You, it's you and me.If I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building.
If I only could, ohYou don't want to hurt me,
But see how deep the bullet lies.
Unaware I'm tearing you asunder.
Ooh, there is thunder in our hearts.Is there so much hate for the ones we love?
Tell me, we both matter, don't we?
You, you and me.
It's you and me won't be unhappy.If I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building,
If I only could, ohC'mon, baby, c'mon darling,
Let me steal this moment from you now.
C'mon, angel, c'mon, c'mon, darling,
Let's exchange the experience, ohAnd if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems.If I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems.If I only could,
Be running up that hill
If I only could,
Be running up that hillIf I only could,
Be running up that hill
If I only could,
Be running up that hillIf I only could,
Be running up that hill
If I only could,
Be running up that hill
If I only could,
Be running up that hill
Ecco il video:
Potete leggere la traduzione del testo della canzone su Angolo Testi.
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