Storia della televisione: Bored to Death
Ricordiamo Bored to Death, variazione divertente sul genere investigativo targata HBO: con Jason Schwartzman, Zach Galifianakis e Ted Danson
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Il protagonista Jonathan Ames (Jason Schwartzman) è uno scrittore privo di ispirazione, che dopo essere stato lasciato dalla fidanzata decide di lanciarsi in un improbabile annuncio online, proponendosi come investigatore privato. Tutto scaturisce da una sua particolare fantasia alla Raymond Chandler, ma presto le cose di fanno decisamente concrete, con i primi casi che iniziano ad arrivare. Presto alle sue bizzarre avventure metropolitane si uniscono l'amico fumettista Ray (Zach Galifianakis) e il suo capo George (Ted Danson). Uniti in certi casi dalla marijuana, in altri dalla loro difficoltà a gestire normalmente le relazioni sociali, i tre si muovono da una disavventura all'altra.
Nel mondo del creatore della serie Jonathan Ames – che ha dato il suo nome al protagonista – tutto è coerente e nulla è veramente mai importante. Un mondo in cui anche il series finale, per quanto non programmato come tale, può lasciare in sospeso situazioni di una certa importanza. La serie stessa si presenta come abbastanza episodica, e le piccole trame orizzontali non riescono – non vogliono – trattenerci con la promessa di sapere cosa accadrà. Il trio di protagonisti tiene molto bene sulle spalle il peso della vicenda, con un Schwatzman compassato come al solito, un Galifianakis in piena esplosione post-The Hangover (Una notte da leoni), un Danson semplicemente magnetico in ogni momento.