Steven Spielberg non sta facendo una campagna contro Netflix secondo Jeffrey Katzenberg

Il produttore Jeffrey Katzenberg, amico e collaboratore di vecchia data di Spielberg, è stato interpellato proprio in merito a questa vicenda, smentendola...

Condividi

Dopo la "sconfitta" di Roma agli Oscar, come noto la pellicola di Alfons Cuaròn non ha vinto la statuetta per il Miglior Film andata a Green Book, si è molto discusso della "battaglia" che Steven Spielberg starebbe combattendo per escludere i film delle piattaforme streaming dalla corsa agli Oscar.

Stando alle news dei giorni scorsi, Spielberg avrebbe intenzione di portare “la questione streaming” sul tavolo del prossimo meeting del Board of Governors dell’Academy previsto per aprile, proponendo di escludere dalla gara le pellicole diffuse sulle piattaforme online.

Un portavoce della Amblin spiegava:

Steven percepisce in maniera molto forte le differenze esistenti fra la fruizione streaming e cinematografica. Sarà molto contento se altri vorranno unirsi alla sua campagna quando la questione verrà affrontata al prossimo meeting del Board of Governors dell’Academy. Vedrà quello che accadrà.

L’Academy ha confermato l’informazione con la seguente dichiarazione:

Le discussioni sulle regole dei Premi sono in corso fra tutte le divisioni. E il Board prenderà probabilmente in esame la questione durante il prossimo meeting.

Al Festival South by Southwest di Austin, il produttore Jeffrey Katzenberg, amico e collaboratore di vecchia data, è stato interpellato proprio in merito a questa vicenda, smentendola.

Ho parlato con Steven di questa cosa giusto ieri. Gli ho chiesto in maniera specifica cosa avesse detto - e non ho davvero alcun interesse personale in merito a tutto ciò - e la sua risposta è stata "Non ho detto assolutamente nulla". In pratica è accaduto che un giornalista stava realizzando un articolo in merito e aveva sentito un rumour circa Steven. Hanno chiamato un portavoce per una dichiarazione che è stata un po' rigirata. Primo: Steven non ha detto quello che gli è stato attribuito. Due: non andrà all'Academy ad aprile con un piano. Non ha espresso opinioni e non si è allineato in maniera specifica.

In effetti si è sempre parlato di quello che Steven Spielberg avrebbe detto su Netflix, non su quello che è effettivamente uscito dalla sua bocca.

Questo non significa che il regista non si sia comunque dimostrato alquanto scettico nei riguardi dello streaming in passato.

Nel marzo del 2018, con The Post ormai archiviato e Ready Player One prossimo alla release, Steven Spielbergaveva avuto modo di criticare le produzioni cinematografiche concepite per lo streaming spiegando che

La realtà dei fatti è che una volta che t’impegni a concepire un film per il format televisivo, resti un TV movie. Di sicuro ti meriti un Emmy se dai vita a un bello show, ma non un Oscar. La mia opinione è che produzioni che riescono a essere qualificate come “filmiche” solo perché sono state proiettate in un paio di cinema per meno di una settimana, non dovrebbero poter gareggiare per le nomination degli Academy Awards.

Come lecito attendersi da un filmmaker come Spielberg, l’osservazione contro lo streaming era ben inquadrata e circostanziata (trovate tutto in questa pagina) anche perché lui stesso è da sempre molto attivo, ad esempio, in ambito di produzioni seriali.

Lo scorso febbraio, durante la cerimonia di premiazione dei Cinema Audio Society CAS Awards presso l’InterContinental Hotel nella downtown di Los Angeles, il regista era tornato a esprimere tutto il suo supporto verso l’esperienza cinematografica

Spero che tutti noi continueremo a credere che il più grande contributo che possiamo dare in qualità di filmmaker sia il dare al pubblico la possibilità di avere delle esperienze cinematografiche. Credo fermamente che i cinema debbano restare in attività per sempre. E io amo la Tv. Amo le opportunità che fornisce. Oggi come oggi abbiamo dei meravigliosi esempi di scrittura per il piccolo schermo, regie sontuose e performance stellari. L’audio domestico ha raggiunto dei livelli qualitativi elevatissimi, ma non c’è nulla di paragonabile all’andare in una grande sala buia insieme a delle persone che non hai mai visto prima e con le quali condividere un’esperienza. Spero che siamo tutti convinti di questa cosa.

Vi terremo aggiornati su qualsiasi eventuale sviluppo della faccenda...

Continua a leggere su BadTaste