Steven Spielberg ha rifiutato il reboot de Lo Squalo: "Un secco no"

La Universal avrebbe proposto a Steven Spielberg di produrre il reboot de Lo Squalo, ma il regista avrebbe risposto un "secco no"

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Steven Spielberg ha detto no a un nuovo film de Lo squalo. L'informazione è stata inclusa ieri da Deadline nell'articolo in cui parlava del nuovo accordo siglato da Amblin Partners e Netflix. Nel citare l'accordo in essere tra la casa di produzione e la Universal, rinnovato alcuni mesi fa, il sito spiegava:

Un'area che Spielberg intende non rivisitare è quella de Lo Squalo. Deadline ha saputo recentemente che la Universal ha proposto l'idea di un reboot del classico senza tempo, con Spielberg alla produzione, e la risposta è stata un secco NO. Qualcuno alla Universal e alla Amblin afferma tuttavia che questa fosse una cosa nota, e non una conversazione recente.

In un'epoca di remake e reboot, quindi, i fan de Lo Squalo possono dormire sonni tranquilli. Va detto tuttavia che il film del 1975 non solo contribuì a creare l'idea di moderno blockbuster, ma anche il concetto di franchise: Lo Squalo ha infatti generato numerosi sequel. La Universal chiese al regista di dirigere Lo Squalo 2, ma questi si rifiutò, a quel punto John D. Hancock venne ingaggiato, e successivamente licenziato. Spielberg fu tentato dall'idea di sostituirlo, ma non poteva perché troppo impegnato con Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, e così la regia andò a Jeannot Szwarc. A quel punto la Universal gli propose di dirigere il terzo film, ma Spielberg si rifiutò definitivamente.

Spielberg non è contrario a dirigere sequel o remake (non a caso sta ultimando il suo nuovo adattamento del musical West Side Story), ma non farebbe mai un remake di un suo film, come affermò già nel 2015 a proposito sempre di un possibile rifacimento de Lo Squalo:

Non farei mai un remake di un mio film - a partire da Lo Squalo. Tuttavia ci sono titoli nel catalogo Amblin che potrebbero ispirare nuove storie rese popolari dai film. Non c'è un titolo preciso a cui mi sto riferendo ma sì, mi piacerebbe.

Nel 2011 disse ad AICN uno dei motivi per cui non lavorerebbe più a Lo Squalo:

Avrei diretto il sequel se non fosse stato così terribile girare il primo film al mare. Lo avrei assolutamente fatto, e quando dissi di no sapevo che stavo prendendo le distanze da una parte fondamentale della mia vita che avevo contribuito a creare, ma non fu una decisione difficile. Non potevo immaginare di tornare nell'oceano e girare su una barca per altri nove mesi. Era impossibile.

Quindi fui felice di non partecipare al progetto, ma il sequel non mi piacque e mi resi conto che avevo lasciato andare un franchise al quale avrei potuto dare un grande contributo.

Via slashfilm

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