Steven Soderbergh si ritirerà fra cinque film

Il regista Steven Soderbergh fa sul serio: terminati i film a cui sta già lavorando, cinque in tutto, intende infatti ritirarsi dal cinema per un tempo indefinito...

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Lo aveva già detto a marzo in un'itervista radio e oggi lo ribadisce, per chi non lo avesse preso sul serio: Steven Soderbergh lascerà il mondo del cinema. Dopo oltre vent'anni prolifici di film e successi, il regista non ha alcun imbarazzo ad ammettere che per lui è arrivato il momento di ritirarsi, perchè stanco di un lavoro che alla lunga non gli sta dando più nulla di nuovo.

Rispetto all'intervista di marzo, un'unica rettifica: l'abbandono non avverrà subito, ma il prossimo anno, quando tutti i progetti da lui già avviati saranno stati conclusi.

Sto ancora seguendo il mio piano. Sono stato stupido, avrei dovuto tenere la bocca chius, ma al tempo stesso non penso ci sia nulla di strano. Quando avrò terminato una serie di progetti che sto pianificando, sarò arrivato a 26 o 27 film. Sono tantissimi e se si considera il volume sulla qualità, sono due volte più bravo di Kubrick.

Nello stile consueto del regista, in effetti, i progetti da ultimare in un solo anno sono assai numerosi. Si parte quest'autunno con la release di Contagion, il thriller con Matt Damon, Jude Law, Kate Winslet, Gwyneth Paltrow e Marion Cotillard, per poi vedere il film successivo, noto in precedenza come Knockout e rinominato Haywire, già da gennaio 2012 nei cinema. A settembre inizieranno le riprese di Magic Mike, in cui Channing Tatum e Alex Pettyfer interpreteranno due spogliarellisti, e a febbraio 2012 partirà la produzione di The Man from U.N.C.L.E., con l'amico George Clooney protagonista. La lunga lista di progetti si chiuderà con Liberace, per il quale sono già stati scritturati Michael Douglas e Matt Damon.

Vista la mole di film a cui Soderbergh si è dedicato in questi anni, dalle piccole produzioni fino ai grossi thriller infarciti di star, un calo di ispirazione sembra quasi fisiologico:

Non sono diventato più bravo nelle cose in cui cercavo di migliorare e lo trovo frustrante... Sto cercando di trovare una nuova grammatica, forse. Non so ancora bene cosa sia. In confronto a una qualche gigantesca epifania che potrei sperimentare vedendo queste nuove cose che immagino essere la fuori, mi sento a corto di idee. Mi ritrovo a dire: "lo ho già girato prima", oppure "ho risolto questo problema in passato nello stesso modo in cui lo sto affrontando ora". Non voglio quella sensazione di aver già fatto le cose. Stando nei confini della narrazione cinematografica tradizionle, è difficile non sentirsi dentro una scatola dopo un po'.

Soderbergh ha spiegato che questo allontanamento dalle scene potrebbe rivelarsi infine un lungo periodo sabbatico, ma comunque necessario per ricaricare le energe dissipate in questi anni.

Forse l'errore è stato quello di concentrarsi su troppi progetti contemporaneamente senza mai prendersi il tempo di riflettere in modo estensivo su dei singoli film importanti, ma la decisione del regista, vista sotto questa luce, è sensata e va rispettata.

Vedremo piuttosto se fra un anno deciderà di tenersi fedele alle parole di oggi o se avrà cambiato idea...

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