Steven Soderbergh non si sente portato per i film di supereroi: "Nessuno sc*pa"

Steven Soderbergh ha parlato dei film di supereroi ammettendo di non sentirsi portato, né in quanto regista né in quanto sceneggiatore

Redattore per badtaste.


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In una recente intervista con The Daily Beast in occasione dell'uscita di Kimi, Steven Soderbergh ha parlato dei film di supereroi ammettendo di non sentirsi portato, né in quanto regista né sceneggiatore:

Non sono snob, non li ritengo in alcun modo inferiori, ma è una questione di quali universi prediligi raccontare. Sono troppo terreno per sentirmi a mio agio in un universo in cui la fisica newtoniana non esiste [ride]. Manco di immaginazione in quel senso, che è il motivo per cui l'unico mio film di fantascienza [Solaris, nel 2002] è stato essenzialmente un dramma ambientato su una navicella.

Ha poi aggiunto:

E poi per molti di questi mi è difficile capire il mondo e come scrivere o supervisionare la storia o i personaggi, se ignoriamo per un attimo che potrei piegare il tempo e la gravità, sparando raggi dalle dita, perché non si scopa. Nessuno scopa! Insomma, come faccio a raccontare alle persone di un mondo in cui non si fa? L'universo fantasy, a quanto so, tipicamente non prevede molto sesso. Questo senza contare altre cose come: chi paga questa gente? Per chi lavorano? Come hanno ottenuto il lavoro?

Se le persone vogliono fare esperienza in quell'universo, ben venga. Ma da regista non saprei da dove cominciare.

Cosa ne pensate delle parole di Steven Soderbergh? Ditecelo nei commenti!

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