Steven Soderbergh: "I film non hanno la stessa importanza che avevano vent'anni fa"
Steven Soderbergh riflette sullo stato dell'attuale industria cinematografica statunitense e sulla minor importanza che hanno ora i film
In una lunga intervista con Rolling Stone, Steven Soderbergh ha avuto modo di riflettere sullo stato attuale dell'industria cinematografica statunitense. Il regista, ora nelle sale con Magic Mike – The Last Dance (LEGGI LA RECENSIONE) ribadiscedi non sentirsi portato per i film di supereroi, ma non dà la colpa a quest'ultimi per il calo degli incassi degli altri titoli. Ecco le sue parole:
La questione di ciò che accade al pubblico è davvero quella del "è nato prima l'uovo o la gallina?". Il motivo per cui stanno spingendo altri film fuori dallo schermo -film drammatici per adulti di medio budget - è che la gente spende di più per vedere quei film [di supereroi] che non i film drammatici per adulti. Gli esercenti stanno solo cercando di sopravvivere, il che sta diventando sempre più difficile per loro, quindi è questo strano miscuglio di forze, sia economiche che culturali, che ci ha portato qui.
Ora, ogni volta che mi lamento: "Sarà così per sempre sempre? Siamo bloccati qui?", qualcuno, all'insaputa di tutti noi, sta realizzando qualcosa che uscirà tra sei mesi o un anno e che invertirà il percorso che pensiamo di aver imboccato, e le cose inizieranno a muoversi in un'altra direzione. Credo sempre nella capacità dei registi di invertire la direzione dell'industria. Credo nella capacità degli artisti di risolvere la questione.
Il regista poi aggiunge:
I film non occupano più lo stesso spazio culturale di un tempo. [...] In termini culturali, non hanno la stessa importanza di vent'anni fa. Di conseguenza, soprattutto per gli spettatori più giovani, non è più accattivante come un tempo. Quest'anno impareranno molto. Lo faremo tutti.
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FONTE: Rolling Stone