Stati Uniti: chiuse più di 2000 sale cinematografiche dopo la pandemia

Cinema Foundation, la divisione della NATO negli Stati Uniti, ha pubblicato un rendiconto del 2022 sui cinema e sulla chiusura delle sale

Redattore per badtaste.


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Cinema Foundation, la divisione della NATO (National Association of Theatre Owners) negli Stati Uniti, ha pubblicato un rendiconto del 2022 sui risultati di tutta l'industria cinematografica.

Il prezzo medio del biglietto ha raggiunto il record di 10,53 dollari nel corso dell'anno appena passato, ma se si considera l'inflazione si tratta in effetti di un costo inferiore rispetto al 2019 (10,58 dollari).

Sono poi stati diffusi alcuni dettagli sugli effetti della pandemia legata al Covid-19 visto che gli schermi cinematografici degli Stati Uniti si sono ridotti dai 41172 del 2019 ai 39007 del 2022, con un calo del 5,3%.

La perdita è stata compensata da una certa crescita oltreoceano, con il numero cresciuto del 5,8% dai 200.949 del 2019 ai 212.590 del 2022.

Quanto ai film che saranno distribuiti del corso dell'anno, si parla di 107 film rispetto ai 71 dell'anno precedente.

Durante una conferenza con stampa, Jackie Brenneman, presidente della Cinema Foundation e Patrick Corcoran della NATO, hanno sottolineato che non è certo che gli schermi scomparsi siano stati "uccisi" dalla pandemia:

Sebbene molti si aspettassero chiusure di massa nei cinema a causa della pandemia, il numero degli schermi è sceso solo del 5,25%. Resta da vedere quante di queste chiusure siano permanenti e quanti invece riapriranno sotto nuovi proprietari.

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