Star Wars, Natalie Portman racconta il suo approccio all’interpretazione di Padme: “Mi sono ispirata al teatro Kabuki”

Empire Magazine regala molti aneddoti e dietro le quinte nel suo numero dedicato al 25° anniversario di Star Wars: Episodio I

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Empire Magazine ha regalato molti aneddoti e dietro le quinte sulla saga di Guerre stellari nel suo numero dedicato al 25° anniversario di Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma.

Intervistata dalla rivista, Natalie Portman (Padme Amidala) ha parlato della sua ricerca e del lavoro dietro l’interpretazione della giovane regina, rivelando di essersi ispirata in particolare modo al teatro Kabuki giapponese, una forma classica di teatro che vede le sue origini all'inizio del XVII secolo mescolando performance drammatiche e danza tradizionale:

Mentre ero in Giappone per l’attività stampa di Léon, a circa 13 anni, ho avuto l’opportunità di ammirare il teatro Kabuki. Quando ho visto il design di quei meravigliosi costumi, le acconciature e il trucco che il team aveva creato per la Regina Amidala la mia mente è andata subito a quello. Ho cercato di usare quei ricordi del teatro Kabuki per ricreare la magia dei movimenti dello sguardo e il modo regale e lento con cui muovevano i loro corpi come fonte di ispirazione per il ruolo.”

Nonostante il lavoro dell'attrice sulla costruzione del personaggio di Padme venisse da qualcosa di così ricercato, George Lucas fece comunque approntare alcuni cambiamenti, tanto che la Portman scoprì solo alla fine che la sua voce era stata ulteriormente ritoccata digitalmente per sembrare ancora più profonda.

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Fonte: Screenrant

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