Star Wars: Dave Filoni e Jon Favreau a ruota libera sul loro crossover cinematografico

A margine della Star Wars Celebration Dave Filoni e Jon Favreau hanno risposto alle prime domande sul loro crossover cinematografico

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Nei giorni successivi al grande annuncio della Lucasfilm sui prossimi film di Star Wars, avvenuto alla Star Wars Celebration, i produttori Dave Filoni e Jon Favreau hanno chiarito in varie interviste i piani dietro a uno di questi film, e cioè il crossover con la serie tv The Mandalorian. Un evento cinematografico che rappresenterà il culmine del discorso seriale inaugurato proprio con la nascita di Disney+ da Jon Favreau e che proseguirà anche con spin-off come Ahsoka, prodotto da Filoni.

Quest'ultimo ha discusso del passaggio da tv a grande schermo in una lunga intervista con IGN:

Dave Filoni: Penso che la storia sia giunta al livello giusto. Io e Jon ne abbiamo parlato a lungo, avevamo un piano da un po' di tempo, credo di aver imparato davvero tanto, e penso che sia qualcosa che sono impaziente di provare. Sai, mi è piaciuto davvero lavorare nel campo del live-action e unire le forze con Jon e Kathy. Mi sembra semplicemente il passo logico successivo. Penso che anche questa storia sia cresciuta al punto che vogliamo espanderci un po' e fare qualcosa di un po' più grande rispetto a quello che abbiamo fatto nelle nostre serie in streaming. Avrà una struttura diversa rispetto alle serie episodiche, sai, realizzare un film. Quindi non vedo l'ora di affrontare la sfida.

Favreau ha aggiunto che a un certo punto è sembrato loro inevitabile portare queste vicende al cinema:

Jon Favreau: Sapevamo che la storia avrebbe avuto un culmine. Ogni stagione ci sono dei piccoli climax, ma alla fine, soprattutto ora, con molteplici stagioni e serie che si svolgono nello stesso periodo di tempo... In The Mandalorian, vediamo da una sorta di prospettiva di base, possiamo cogliere scorci di personaggi e cose che stanno accadendo nella galassia, ma li vediamo attraverso gli occhi di qualcuno che non ha molto contesto. Nel caso di Ahsoka, invece, lei è un personaggio che esiste da molto tempo prima della sua comparsa in The Mandalorian. Poi c'è Bo-Katan, un personaggio con implicazioni politiche su ciò che sta accadendo nella meta-narrazione di Star Wars... Questi personaggi e queste trame iniziano a richiedere che si prendano in considerazione forze più grandi e tendenze più ampie. Quindi, ad un certo punto, si arriva al dunque in molti modi, e il fatto che ora il pubblico accetti una sorta di flessibilità tra i media, come capita con i film Marvel... Il pubblico è molto sofisticato ora. Se i personaggi e le storie incontrano l'interesse del pubblico, si possono raccontare diversi tipi di storie in un medium e non in un altro. Ci sono certi limiti che hai con il cinema: devi assicurarti che tutto culmini e si risolva in quel periodo di due ore, un'ora e mezza.

I due sembrano non voler confermare (o smentire) se questo film sarà una sorta di finale del progetto seriale iniziato con The Mandalorian e ampliato con The Book of Boba Fett e Ahsoka.

La posizione nella timeline, infatti, è quella della Nuova Repubblica, e ci sono moltissime altre storie che si possono esplorare a prescindere da queste serie:

Filoni: Il periodo in cui è ambientata la nostra saga è l'epoca della Nuova Repubblica, ed è un'idea che esisteva molto prima che iniziassimo a realizzare The Mandalorian, l'idea che dopo Il ritorno dello Jedi ci fosse una Nuova Repubblica, e che gli eroi dovessero ancora difendere quella Repubblica dai resti dell'Impero. È un concetto molto vecchio che abbiamo inserito nella prima stagione di The Mandalorian perché c'era sempre stato. Man mano che andiamo avanti, tengo un diagramma/cronologia molto grande che include tutto ciò che succede e, mentre costruiamo la storia, la mostro a Jon: "Se facciamo questo, è quasi come una scena del crimine, potremmo arrivare a questo, e poi potrebbe significare che possiamo fare questo". E lui risponde: "E che ne dici di questo?", e "Sì, beh, mettiamolo lì sopra".

Favreau: E dobbiamo anche continuare a confrontarci tra le nostre serie, mentre guardo e esaminiamo le sceneggiature. A volte non è così evidente nella sceneggiatura finché non si inizia a vederla, e poi le cose - il processo di scrittura continua sempre fino a quando non hai finito e consegnato. Perché hai sempre intuizioni che la storia ti potrebbe suggerire. Poi ci sono cose che esistono nel canone, e cose che ci piacerebbe prendere dall'Universo Espanso e dalle Legends. Certe storie e personaggi sono entrate nell'immaginario collettivo negli anni pur non facendo parte del canone ufficiale, e Dave ha portato alcuni di quegli elementi nella saga con Clone Wars.

Su comicbook.com i due hanno invece parlato di un eventuale confronto con l'evento cinematografico Avengers: Infinity War / Endgame dei Marvel Studios:

Filoni: Quello che fa la Marvel è sorprendente. Ho rivisto quel film l'altro giorno ed è un'impresa incredibile, costruita nel corso di tanti anni. È sorprendente e ti chiedi come siano riusciti a realizzare tutto ciò. Jon [Favreau] ed io abbiamo il nostro piccolo scenario, ma Star Wars è una galassia molto vasta. Penso che ci siano molte possibilità, ma noi facciamo le cose a modo nostro. Per esempio, Una nuova speranza è un momento importante nella cronologia. La Morte Nera esplode e questo cambia tutto. Un momento cinematografico ambientato nell'era della Nuova Repubblica deve segnare un cambiamento nelle cose, e il pubblico lo deve capire, dopo di che ci saranno ripercussioni nel caso siano in corso altre serie tv. Se ci fosse stata una serie all'epoca di Una nuova speranza, le cose sarebbero cambiate nella serie dopo l'esplosione della Morte Nera.

Favreau: Se dovessi svelare troppo dei nostri piani rovinerei l'esperienza. Ci sono molti personaggi e trame che abbiamo intrecciato in queste molteplici stagioni. Alcuni personaggi tornano, alcuni personaggi trovano una conclusione. Tutti sono arrivati da direzioni diverse e tutto sta culminando nel ritorno a Mandalore. Stiamo costruendo questo crossover da parecchio tempo e ti dirò che sono davvero felice di come è venuto fuori. La parte divertente ora sarà vedere come tutti si uniscono a noi in questo viaggio.

Parlando con Fandango, Filoni ha sottolineato che uno dei vantaggi di lavorare sul grande schermo sarà poter mostrare delle battaglie su una scala inarrivabile sul piccolo schermo.

Trovate ulteriori informazioni sui film in cantiere nel nostro apposito articolo.

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