Star Trek: gli astronomi annunciano la scoperta del vero pianeta Vulcano

Gli astronomi hanno annunciato la scoperta di un esopianeta accostabile al Vulcano menzionato in Star Trek, patria del signor Spock

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Notizie eccitanti per i fan della saga di Star Trek: è stata infatti annunciata la scoperta di un esopianeta - la cui massa misura 8,47 volte quella terrestre e il doppio del raggio del nostro pianeta - nel sistema stellare di 40 Eridani, distante 17 anni luce dal nostro Sole. Nell'universo di Star Trek, la costellazione di Eridani è menzionata come il sistema stellare in cui si trova Vulcano, il pianeta natale del celeberrimo Spock.

Nella serie originale di Star Trek, la posizione di Vulcano non è precisata; viene menzionato come pianeta diverse volte nel corso della prima stagione, ma è stato solo nell'episodio della seconda stagione Amok Time (Il duello) che viene mostrato, nel momento in cui riceve la visita - inevitabile - di Spock, dal capitano Kirk e dal capo ufficiale medico McCoy.

Vulcano venne rappresentato come un pianeta dalle dimensioni simili alla Terra, in maggioranza desertico e montuoso, sovrastato da un cielo rosso che ne illuminava il paesaggio arido. Le temperature venivano mostrate come più calde rispetto a quelle terrestri, e la sua atmosfera risultava ostile ai non vulcaniani. Secondo la tradizione di Star Trek, Vulcano orbita attorno al suo sole insieme al pianeta T'Khut, con attività lavica molto intensa.

Nel film Star Trek II: L'Ira di Khan, uscito nel 1982, la stella 40 Eridani A è stata menzionata come il sole di Vulcano. Nel 1991 Gene Roddenberry, creatore di Star Trek, pubblicò un breve articolo insieme agli astrofisici Sallie Baliunas, Robert Donahue e George Nassiopoulos, sostenendo che la costellazione di Eridani fosse il posto più plausibile per l'esistenza di Vulcano.

Il vero sistema di 40 Eridani è un sistema a stella tripla, con Eridani A come stella primaria accompagnata da una stella nana rossa e una bianca, denominate rispettivamente Eridani B ed Eridani C. Solo Eridani A è abbastanza stabile da ospitare, nel proprio sistema, un ipotetico pianeta abitabile.

Eridani B emette infatti radiazioni troppo pericolose e Eridani C è soggetta a brillamenti, improvvise eruzioni di energia e materia che emettono dosi letali di raggi X. Poiché Eridani A è più piccola del nostro Sole, la zona abitabile del suo sistema (cioè l'area in cui un pianeta potrebbe esistere con acqua allo stato liquido) è più limitata.

A differenza del pianeta immaginario Vulcano, il vero pianeta extrasolare sembra essere un piccolo gigante gassoso. Secondo i risultati preliminari pubblicati, il pianeta orbita attorno alla sua stella in soli 39-40 giorni terrestri, lungo il limite interno della zona abitabile.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Forbes

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