Star Trek: Discovery, Alex Kurtzman sul season finale e il futuro della serie

Alex Kurtzman, produttore e co-creatore di Star Trek: Discovery, ha parlato del finale della prima stagione e delle sorprese in arrivo nella seconda

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Spoiler Alert
Star Trek: Discovery ha appena chiuso il proprio primo arco di episodi con un season finale che prefigura un collegamento diretto con la serie classica del franchise. Il produttore e co-creatore Alex Kurtzman ha rilasciato un'esaustiva intervista a Entertainment Weekly, in cui ha parlato dell'episodio conclusivo di questa prima annata, Mi prenderai la mano?, e del futuro della serie.

Kurtzman ha sottolineato come l'idea di mettere delle figure femminili al centro della svolta finale che porta la Federazione a stipulare una pace con i nemici klingon fosse alla base della stagione. "Avevamo pianificato da subito questo finale," ha spiegato. "Da allora, i movimenti Time's Up e #MeToo non hanno fatto altro che rafforzare il nostro sentimento sulla parte da cui stare in questa battaglia, e su ciò che volevamo dire a tale proposito."

Il finale di stagione ha infatti visto la protagonista Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) redimersi, riuscendo a mettere fine alla guerra da lei stessa innescata un anno prima; parallelamente, i clan dei klingon si ritrovano uniti sotto il comando di L'Rell (Mary Chieffo), personaggio che Kurtzman dice essere stato vittima di disprezzo e svilimento nel corso degli episodi.

La scena conclusiva della puntata ci mostra la Discovery faccia a faccia con l'Enterprise, prefigurando un incontro tra Burnham e il fratellastro Spock. A questo proposito, Kurtzman ci assicura che la seconda stagione risponderà a uno dei quesiti più diffusi tra i fan: come verrà giustificato il fatto che il mezzo vulcaniano non abbia mai citato l'esistenza di una sorella, per quanto adottiva? "Avrete la risposta," si è limitato a dire l'autore.

Arriva anche la conferma che il personaggio di Ash Tyler, interpretato dall'attore britannico Shazad Latif, tornerà nella seconda stagione. "Tyler/Voq ha avuto un'evoluzione notevole nel corso della stagione, e amiamo Shazad. È in grado di gestire qualunque cosa gli si proponga, e abbiamo grandi piani per il suo personaggio nella seconda stagione."

Nessuna rivelazione in merito all'eventuale ritorno in scena di Gabriel Lorca (Jason Isaacs), la cui versione dell'universo alternativo ha ingannato l'equipaggio per quasi tutta la prima stagione; vige il silenzio più totale anche sulla possibilità di un ritorno di Philippa Georgiou (Michelle Yeoh), anche se Kurtzman ha stuzzicato l'intervistatore con un "non sarebbe meraviglioso se tornasse?".

A dispetto dell'incontro con l'Enterprise, Kurtzman ha precisato che "la serie si chiama ancora Discovery, non Enterprise. Immaginare il modo in cui l'Enterprise possa agire in questa nostra cornice è il compito della nostra storia per la seconda stagione." Ma i fan più affezionati non devono temere: la continuity con la serie classica verrà rispettata, e qualora venissero mostrati personaggi tratti da The Original Series, sarà fatto con la massima aderenza a quanto già mostrato, in modo del tutto indipendente dai film della trilogia reboot. "Ci saranno sorprese a bordo dell'Enterprise," promette l'enigmatico Kurtzman. "Ci manterremo in linea col canone, ma ci saranno sorprese."

In ogni caso, Kurtzman può dirsi ben soddisfatto del risultato conseguito con questa prima stagione: "Ho visto molti articoli incentrati su come il pubblico, all'inizio, lo avvertisse come un prodotto diverso da Star Trek; verso il midseason finale, ho iniziato a leggere articoli su come Discovery avesse ampliato la comprensione di ciò che Star Trek potesse essere," ha dichiarato il co-creatore. "Questo era il nostro obiettivo. Volevamo soddisfare i fan tanto quanto un nuovo pubblico. Con mia grande gioia, ci siamo riusciti. Questo mi ha dato speranza che ci sia ancora spazio da esplorare nell'universo di Star Trek, fintantoché si resta fedeli a ciò che Star Trek rappresenta: un'utopica visione pervasa di ottimismo, il che non significa che non possano esserci violenza, oscurità o complessità emozionale."

Cosa ne pensate? Vi è piaciuta la prima stagione di Star Trek: Discovery? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Entertainment Weekly

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