Star Trek: Simon Pegg sull'omosessualità di Sulu e sulle infinite possibilità della timeline

Simon Pegg ha risposto a George Takei sull'omosessualità di Hikaru Sulu, spiegando perché la realtà di Star Trek Beyond può prendere infinite direzioni.

Redattore su BadTaste.it e BadTv.it.


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Simon Pegg e George Takei si sono trovati in un reciproco e rispettoso disaccordo circa l’omosessualità di Hikaru Sulu nell’universo narrativo di Star Trek Beyond. La settimana scorsa, è stato infatti rivelato che il personaggio di Sulu è omosessuale, secondo la timeline Kelvin. Mentre il regista Justin Lin e gli sceneggiatori Simon Pegg e Doug Jung hanno dichiarato di voler preservare lo spirito aperto e inclusivo della serie, George Takei ha ritenuto la decisone non conforme alla visione originaria di Gene Roddenberry. Zachary Quinto, interprete di Spock, è intervenuto sulla questione approvando la decisione di Pegg, degli sceneggiatori e del regista, pur rispettando l'opinione di Takei, interprete di Hikaru Sulu nella storica serie TV. Sul suo sito ufficiale Simon Pegg ha inoltre risposto alle considerazioni di Takei andando oltre l'orientamento sessuale di Sulu, e motivando a tutto tondo la libertà creativa nel modificare alcuni elementi della visione originaria di Roddenberry. Scrive infatti Pegg:

Con la timeline Kelvin, non siamo tutti vincolati al Canone esistente: questa è una realtà alternativa, e come tale è piena di nuove possibilità. 'Ma aspetta!' vi sento esclamare, brillanti fan di Star Trek, il Canone dice che Hikaru Sulu è nato prima dell’incidente Kelvin, dunque come può essere alterato questo dettaglio umano? La spiegazione è in perfetto stile Star Trek, per il semplice fatto che il tempo non è lineare. Certamente, noi abbiamo esperienza del tempo come una serie di eventi consecutivi ma la realtà e la sua percezione non sono sempre la stessa cosa. L’incursione di Spock dal Primo Universo ha creato una deviazione multidimensionale della realtà. La frattura nello spaziotempo ha creato una realtà completamente nuova in tutte le direzioni, dalla vetta alla base, dal Big Bang fino alla fine di tutte le cose. Questa realtà è e sarà sempre diversa da quella del Primo Universo. Non credo proprio che Gene Roddenberry non avrebbe amato l’idea di una realtà alternativa. Questo significa, ed è assolutamente basilare, che l’universo di Kelvin può evolvere e cambiare in modi che non devono necessariamente seguire il Primo Universo in ogni singolo punto della storia, sia prima che dopo gli eventi narrati in Star Trek del 2009: questi punti possono infatti essere mutati o sovvertiti. E’ una sorta di parcogiochi per tutto ciò che è nuovo e che guarda al futuro, e so per certo che Gene Roddenberry sarebbe fiero di noi per aver tenuto vivi i suoi ideali di infinite diversità in infinite combinazioni: questo era il suo sogno, è anche il nostro e dovrebbe essere quello di tutti.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Scritto da Simon Pegg, Doug Jung, Roberto Orci, John D. Payne e Patrick McKay, Star Trek Beyond è diretto da Justin Lin.

Nel cast Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Anton Yelchin, Idris Elba.

L’uscita è prevista per il 21 luglio in Italia, il 22 luglio negli USA.

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