Star Trek 2, Alex Kurtzman parla del film

A margine di un'intervista focalizzata sul suo debutto come regista con People Like Us, il co-sceneggiatore di Star Tre 2 Alex Kurtzman parla del blockbuster di J.J.Abrams... 

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Il co-sceneggiatore di Star Trek 2 Alex Kurtzman ha avuto modo di parlare con l'Hollywood Reporter circa alcuni aspetti dell'atteso blockbuster di J.J.Abrams in arrivo il prossimo anno.

L'intervistatore gli ha chiesto, in particolare, se le due pellicole saranno collegate da un rapporto di prosecuzione diretta sulla falsariga di Casino Royale e Quantum of Solace.

Kurtzman risponde:

Non posso rispondere direttamente a questa domanda, ma la premessa che abbiamo voluto seguire era quella di non farvi vedere un Capitano e un equipaggio sullo stile di quello che ricordate dalla serie televisiva. Non sono così. La ciurma della serie tv ha affrontato molte avventure e viaggi, è una macchina dai meccanismi ben oliati, mentre i nostri personaggi stanno ancora cercando di capire chi sono, tanto per se stessi quanto per gli altri. Non volevo che la storia effettuasse un balzo in avanti così grande da perdere queste sfumature emotive ed emozionali, questo processo di transizione.

Si passa poi ad affrontare la questione relativa alla pianificazione di un franchise:

Il pubblico è intelligente e se capisce di essere di fronte a un film che li prepara intenzionalmente a un seguito non la prendono bene. Pensano "State solo cercando di farmi sborsare altri soldi per il prossimo capitolo". Nel caso di Star Trek esiste un continuum già presente nella serie di Roddenberry, nei film già usciti, è strutturato per essere una saga che prosegue nel tempo. Quindi sapevamo già che doveva evolversi. Ciò detto, non puoi pensare di scrivere il primo film con la pretesa di lasciare 10.000 domande aperte per far affluire nelle sale il pubblico per tutti i vari sequel (...) Star Trek fa coesistere da sempre le sue allegorie e l'intrattenimento. Il film doveva uscire quest'anno, ma abbiamo deciso di prendere più tempo per non affrettare il lavoro, non volevamo rischiare di rovinare tutto. Abbiamo voluto essere fedeli al canone del franchise, ma, contemporaneamente, di essere innovativi, e questo richiede tempo. Non è un risultato che puoi raggiungere con margini di manovra ristretti.

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