Stan Lee, il ricordo di Roy Thomas: Era più che pronto a lasciare questa Terra

La testimonianza di Roy Thomas a seguito della scomparsa di Stan Lee

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A seguito della morte di Stan Lee, il portale Bleeding Cool ha avuto modo di raccogliere la testimonianza del noto sceneggiatore Roy Thomas, colui che ereditò da lui il ruolo di Editor-in-Chief della Marvel.

Thomas è stato uno degli ultimi a fare visita a Lee e a sentirlo telefonicamente prima del suo decesso, come testimoniato dalla foto che alleghiamo in calce alla notizia, e queste sono le sue parole al riguardo:

Sono triste nel dirvi che Stan è morto... anche se sapevo, dalle mie recenti conversazioni telefoniche con lui, che era più che pronto a lasciare questa Terra. Sono grato per il fatto che, per pura casualità, ho potuto trascorrere con lui una mezz'ora lo scorso sabato, a meno di quarantotto ore dalla sua scomparsa.

In quel momento, era evidente che gli mancasse buona parte dell'energia del vecchio Stan Lee che tutti conoscevano, grazie alle sue partecipazioni alle fiere e ai cammei cinematografici, ma quando gli ho chiesto notizie sui futuri cammei, ha espresso un sincero interesse nel realizzarli, ammesso che si trovasse un modo per farlo senza arrecare troppi fastidi alla produzione. Mi ha chiesto come stessero Dan e tutti gli animali che abbiamo adottato (Dan ha chiesto che gli portassi un DVD che abbiamo confezionato per lui un paio di anni fa), e si è anche scaldato quando abbiamo discusso delle sue battaglie con l'editore Martin Goodman su come fare Spider-Man.

Ho affermato che forse una delle più importanti decisioni creative mai prese da Goodman fu quella di incaricare Stan di creare un gruppo di super eroi nel lontano 1961. Stan mi è sembrato essere d'accordo. Ha accettato di scattare un paio di foto assieme a me, e poi un'altra con me e il mio amico e manager John Cimino, che ha lavorato duramente (in concerto con Jon Bolerjack, amico e aiutante di Stan) per far sì che io e Stan potessimo incontrarci ancora una volta. Ma mi piacerebbe poterlo vedere ancora, e trascorrere del tempo con lui. Mi considero comunque davvero fortunato per averlo incontrato e aver lavorato con lui per così tanti anni... si tratta di uno dei più grandi creatori di miti del XX Secolo.

Fonte: BleedingCool

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