Spinning Out, la creatrice parla del disturbo bipolare e dei paragoni con Black Swan
In un'intervista rilasciara a The Hollywood Reporter la creatrice di Spinning Out ha parlato del disturbo bipolare e dei paragoni con Black Swan
In molti, viste alcune situazioni trattate nello show, lo hanno paragonato a Black Swan, il film con Natalie Portman, ma la Stratton ritiene che ne differisca sensibilmente:
Uno di questi elementi oscuri è il disturbo bipolare del quale soffrono sia Kat che la madre, che ne condiziona la vita e, nel caso della prima, anche la carriera. La Stratton, che per 11 anni è stata una pattinatrice, ha affermato che ha scritto la serie anche per un particolare motivo, ovvero "per esplorare una strada mai intrapresa", visto che lei in prima persona ha dismesso il suo sogno di arrivare alle Olimpiadi, a favore del college; la natura parzialmente autobiografica però non copre anche i disturbi mentali, dei quali la sceneggiatrice non soffre.Il nostro show è più incentrato sul diventare adulti, Black Swan era incredibilmente oscuro. Ci sono momenti oscuri nella nostra serie, ma credo che nel senso di fiducia nel futuro di Kat ci sia un tono più chiaro di Black Swan.
Non volevo creare uno show deprimente, focalizzato sulla malattia mentale. Ci sono momenti nei quali viene trattata seriamente, ma non volevo scrivere la storia di una donna sull'orlo di una crisi. Volevo scrivere la storia di qualcuno in grado di vivere con il proprio disturbo e di superarlo.
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Fonte: The Hollywood Reporter