Spider-Man: Homecoming, gli sceneggiatori non erano interessati a mostrare nuovamente la morte di zio Ben

In attesa di vedere nelle sale Spider-Man: No Way Home Comicbook.com ha organizzato un Watch party di Spider-Man: Homecoming, primo capitolo cinematografico con al centro lo Spidey di Tom Holland.

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Proprio in quel frangente Jonathan Goldstein, uno degli sceneggiatori del cinecomic, ha svelato qualche retroscena sulla pellicola rispondendo ai tweet dei fan.

Ad esempio ha rivelato che tra i video educativi mostrati agli studenti della scuola di Peter Parker non doveva esserci solo Captain America, ma erano stati considerati anche altri video con altri Avengers.

Durante la lavorazione gli sceneggiatori hanno discusso molto sull'argomento "identità segrete", in relazione anche alle dinamiche tra Peter e Ned, cercando di discostarsi dalle dinamiche DC.

Nel film non vediamo la morte di zio Ben, come invece accade di consueto con i film di Spidey. Lo sceneggiatore ha rivelato direttamente che "non erano interessati a rivivere la morte del personaggio".

Infine, per quanto riguarda Marisa Tomei nei panni di May, gli sceneggiatori stavano per proporla alla Marvel per il ruolo, scoprendo poi che era già stata ingaggiata.

Ecco tutti i tweet sull'argomento:

We had about five more of these educational videos with Avengers in them. #QuarantineWatchParty

— Jonathan Goldstein (@JM_Goldstein) December 1, 2021

We had long conversations about this subject. Ultimately, we felt that one of the things that distinguishes Marvel from DC was the deemphasis on secret identities. https://t.co/NSNlmyRTN0

— Jonathan Goldstein (@JM_Goldstein) December 1, 2021

By chance, when we first met with Marvel, John and I pitched Marisa Tomei for Aunt May. Turned out they had already hired her. #QuarantineWatchParty

— Jonathan Goldstein (@JM_Goldstein) December 1, 2021

Exactly. We had no interest in rehashing Uncle Ben's demise. https://t.co/azfEp4mnl9

— Jonathan Goldstein (@JM_Goldstein) December 1, 2021

La sinossi di Homecoming:

Tagliato fuori dalle imprese dei grandi, il giovane Peter Parker è stanco dell'eroismo "da quartiere" e sente il bisogno di sconfinare il perimetro rionale per poter dimostrare il suo vero potenziale. Non soltanto alle persone che seguono le gesta dell'Uomo Ragno su Youtube, ma anche e soprattutto al mentore Tony Stark che, dopo lo scontro tra storici Avengers e piccoli outsider ha preso la questione del ragazzo a cuore. Da quando ha acquisito incredibili abilità fisiche e riflessi di ragno, Peter è passato dall'essere un adolescente ordinario, alle prese con i compiti e la scuola, gli amici invadenti, i bulli, le prime cotte, lo sguardo vigile di zia May, a vestire i panni dell'eroe novello, lanciandosi in missioni pericolose contro avversari spietati e pieni di rancore, e all'insaputa dell'inflessibile Iron Man. Fino a quando.

Potete restare aggiornati su tutte le ultime novità su Spider-Man: No Way Home grazie alla nostra scheda del film.

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