Spider-Man: Amy Pascal è grata ai Marvel Studios per due ragioni specifiche
Abbiamo già visto quale fu la reazione di Amy Pascal al primo incontro con Kevin Feige sulle sorti di Spider-Man e sul suo approdo nell’UCM
Come svelato dal libro The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe di Tara Bennett e Paul Terry, la produttrice è grata a Kevin Feige e ai Marvel Studios per due aspetti apportati alla storia del personaggio di Peter Parker:
La prima cosa [di cui sono grata] è che gli occhi della maschera possano muoversi, fanno già tutto. Non abbiamo mai avuto modo di conoscere Peter Parker all'interno del costume di Spider-Man, è un po' come se fosse sempre scomparso dietro un personaggio digitale, ostacolando l'immedesimazione. Sapere come un personaggio si sente è tutto.
L'altra cosa è il costume regalatogli da Tony Stark. Abbiamo sempre dovuto credere che fosse stato Peter Parker a creare il suo costume usando una macchina da cucire, l'abbiamo sempre raccontato così, ma adesso non è stato necessario.
Il prossimo frutto della collaborazione tra Sony e Marvel Studios, Spider-Man: No Way Home, sarà al cinema a dicembre.
Kevin Feige – presidente dei Marvel Studios – ricoprirà nuovamente il ruolo di produttore del film con protagonista Tom Holland, mentre Jon Watts tornerà alla regia. Amy Pascal affiancherà Feige come produttrice attraverso la sua Pascal Pictures.
Questa la sinossi ufficiale:
Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, il nostro amichevole eroe di quartiere è smascherato e non può più separare la sua vita privata dalle grandi responsabilità di essere un Supereroe. Quando chiede aiuto a Doctor Strange, la posta in gioco si fa sempre più rischiosa e lo porterà a scoprire cosa significa realmente essere Spider-Man.