Spectre: il nostro incontro con Monica Bellucci e Christoph Waltz
Durante l'attività stampa di Spectre abbiamo incontrato due dei protagonisti del film: Monica Bellucci e Christoph Waltz
Il cast di Spectre, 24esimo episodio della serie di James Bond in arrivo tra pochi giorni nelle sale italiane, è a Roma per presentare l'ultima fatica di Sam Mendes. In attesa del red carpet previsto per la sera, Monica Bellucci, Christoph Waltz, Daniel Craig e il regista si concedono - a coppie - per alcune interviste a una ristretta cerchia di giornalisti.
La mini conferenza stampa comincia con un piccolo fraintendimento. Un giornalista chiede alla Bellucci: "Monica, cosa si prova a essere la quinta italiana nella storia di James Bond?". Lei risponde sorpresa ma compiaciuta: "Ma non sono la prima! C'è stata Mariagrazia Cucinotta, Caterina Murino, quindi al massimo la terza!". Qualcuno interviene per sottolineare l'errore, e lei riprende: "Ah, ecco, la quinta! Per me è stata una bellissima esperienza avere la possibilità di lavorare con Sam Mendes e poter condividere momenti di così grande piacere recitativo con Daniel Craig. Entrare in questa saga, che è come un'istituzione, è stato un grande onore".
Il mio è un ruolo chiave, perché Lucia fornisce delle informazioni a Bond e solo così ha inizio la sua missione. In breve tempo succedono tante cose, questa donna passa dalla disperazione alla paura, alla guerra e a poi all'estasi con quest'uomo. Sam Mendes mi disse di voler mostrare una donna di 50 anni, adulta, con una tristezza che traspariva dal suo viso, che mostrava sofferenza e solitudine. Malgrado abbia perso la giovinezza, è una donna che ha femminilità. E grazie a questa femminilità può avere una vita migliore, può iniziare una nuova vita.
Interviene Christoph Waltz, che aggiunge in proposito:
C’è un cambiamento in Bond, perché non gioca più con un volto grazioso, con una “bambina”, ma cerca la bellezza vera, una donna. Non a caso Sam Mendes ha scelto Monica Bellucci.
La vera sfida del ruolo, per Monica?
Dare in poco tempo tante emozioni diverse. Io credo sempre che sullo schermo non è mai questione di minutaggio, ma è importante avere la possibilità di dare vita a un personaggio forte. Essere diretta da Sam Mendes è stato splendido, ho imparato tantissimo come attrice. In realtà vorrei tanto lavorare con Christoph un giorno o l’altro.
A Waltz viene poi chiesto quanto si sia ispirato ai personaggi interpretati in passato nei film di Tarantino. Lui risponde con la sua tipica ironia pungente:
17,5% da Bastardi senza Gloria, 21,35 da Django Unchained e poi anche da altri ruoli. No, non funziona così. Interpreto semplicemente la parte che mi viene affidata. Non è come quando riceviamo Il Piccolo Chimico a Natale a otto anni, non si tratta di statistiche. Cerco ancora di considerare quello che faccio un’arte, un’arte che da attore cerco di tenere sotto controllo. Utilizzo ciò che ho a disposizione piuttosto che impormi sul personaggio.
Come si fa, allora, a dare vita a un personaggio, a renderlo irresistibile per il pubblico e al contempo umano?
Monica: Una parte è un processo tecnico: come mi vesto, scarpe, trucco, acconciatura, costumi, luogo - tutto ciò che crea l’atmosfera. Passo poi a chiedermi dove vive, il suo background, il rapporto con gli uomini, nel caso di Lucia da quanto tempo non fa l'amore visto che accetta così facilmente Bond. C'è anche una parte inconscia, che riguarda gli attimi prima di girare. Si tratta di una parte che mi fa paura, ma che mi piace di più. È un momento molto eccitante per un attore o un'attrice perché non si sa cosa verrà fuori: quella parte lì è quella che dà il motore, quella che viene dall’anima. Io credo faccio cinema per quel momento di pura magia.
Christoph: Monica ha fatto una descrizione saggia e profonda della donna. La descrizione più pesante e logica, per noi uomini, è che facciamo quel facciamo, ciò per cui continuamente ci alleniamo. Quando si parla di cinema, non bisogna tenere conto solo del lavoro dell’attore, ma di una lunga serie di circostanze: regia, montaggio, marketing, musica. Tutti elementi che contribuiscono alla resa finale. Ci sono anche degli aspetti psicologici da tenere in conto, a cui non si può sfuggire: le predisposizioni, le aspirazioni, le attitudini. A quel punto il personaggio diventa qualcosa di tuo, parte di te.
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Questa la sinossi ufficiale:
Un messaggio criptico dal passato di Bond porta l’agente 007 a seguire una pista per smascherare una minacciosa organizzazione. Mentre M lotta contro le forze politiche per tenere in vita i servizi segreti, Bond tenterà di aggirare numerosi inganni e svelare la terribile verità che si cela dietro SPECTRE.
Nel cast Daniel Craig (James Bond), Rory Kinnear (Tanner), Ben Whishaw (Q), Naomi Harris (Moneypenny), Ralph Fiennes (M). I nuovi volti saranno invece Andrew Scott (che sarà Denbigh, membri dell’MI6), Dave Bautista (Mr. Hinx), Monica Bellucci (Lucia Sciarra), Lea Seydoux (Madeleine Swann), Christoph Waltz (Oberhauser).
Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, della EON Productions, per la MGM e la Sony Pictures Entertainment, il film verrà diretto da Sam Mendes su una sceneggiatura di John Logan e uscirà il 23 ottobre 2015 in UK e il 6 novembre negli USA, il 5 novembre in Italia.
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