Speciale - Retrospettiva Mass Effect

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Ripercorriamo la storia di Mass Effect, in attesa dell'imminente terzo capitolo...

Correva l’anno 2007, lo stesso dell’esordio di Bioshock e della serie Modern Warfare, ma anche di God of War II e Halo 3. Guitar Hero andava ancora forte e Hellgate London era un gioco in cui credere. Xbox 360 e Playstation 3 vivevano un momento d’oro, mentre il pubblico PC scopriva le meraviglie di S.T.A.L.K.E.R.

In questo affollato contesto, Bioware ha fatto una scommessa con sé stessa, rilasciando una proprietà intellettuale inedita. Mass Effect in questo senso rappresentava una vera e propria sfida: mentre le ambientazioni fantasy, perlomeno nel videogioco di ruolo, godono di una certa uniformità (razze, panorami e situazioni facilmente riconducibili alle fonti e riconoscibili dal pubblico), la fantascienza rappresenta una base creativa molto più ampia, imprevedibile e passibile di innumerevoli influenze letterarie e cinematografiche. Inoltre, come è ben noto, il gioco di ruolo richiede per sua natura un background elaborato e complesso, potremmo dire una “mitologia”, che sappia trascinare il giocatore e convincerlo di stare interagendo con un mondo autonomo, credibile.

A posteriori, il grande successo di Mass Effect deriva proprio dall’abilità degli sceneggiatori nel proporre un futuro possibile, politicamente e geograficamente coerente tanto nella sua bellezza quanto nelle sue contraddizioni.

NB: per necessità editioriali, la seguente trattazione contiene spoiler sulle trame dei primi due episodi della saga.

Anno 2183. Il progresso tecnologico che ha da sempre caratterizzato la storia dell'uomo ha da pochi decenni fatto un enorme balzo in avanti grazie al ritrovamento dei resti di una sonda spaziale, la quale risulta appartenere ad una razza aliena da lungo estinta, i Prothean.

Grazie a tecniche di retro-ingegneria applicate al dispositivo gli scienziati umani creano i Mass Relay, immensi portali che permettono alla civiltà di proliferare in tutta la galassia.

L'umanità entra così in contatto con un gran numero di specie aliene, ma l'incontro tra culture differenti sfocia in uno scontro, la Guerra del Primo Contatto. Umani e Turian si danno ben presto battaglia per il controllo di alcune colonie periferiche, un conflitto breve e cruento fermato tempestivamente dal Consiglio, organo supremo della Galassia. 
Negli anni che seguono i rapporti tra le diverse razze si distendono, ma all'umanità non viene concesso un seggio nel Consiglio: quest'ultimo è composto da soli tre rappresentanti delle popolazioni leader. Le Asari, un'antica razza monosessuata di sole femmine antropomorfe, i Salarian, simili ad anfibi e poco longevi e i Turian, esseri rettilei e guidati da una lunga tradizione militare.

Diretta emanazione del Consiglio sono gli Spettri, agenti segreti dotati dei massimi poteri politici e militari, perlopiù impiegati in missioni segretissime e ad alto rischio.
In questo contesto ci troviamo ad interpretare John Shepard, un militare veterano dell'Alleanza già famoso per essere l'unico sopravvissuto di una recente e sanguinosa battaglia, Primo Ufficiale della nave da guerra SSV Normandy. Il suo comandante, David Anderson, lo chiama in missione per un compito di fondamentale importanza: il recupero di una delle preziose sonde Prothean, rinvenuta nei pressi di una remota colonia umana.

Da queste premesse scaturisce un’avventura che porterà il giocatore a godere di un’offerta ludica equamente divisa tra combattimenti con armi da fuoco e speciali poteri biotici, e lunghi dialoghi a scelta multipla.

Riassumere qui le molte ramificazioni della storia risulterebbe oltremodo tedioso: limitiamoci ad affermare che tra scelte morali interessanti, personaggi credibili e dialoghi ben scritti la storia di Mass Effect colpisce subito nel segno, caratterizzando adeguatamente il background e conquistando senza riserve gli appassionati di sci-fi.

Dal punto di vista del gameplay il titolo proponeva un interessante ibrido tra azione in tempo reale e “messa in pausa” tipica dei giochi di ruolo vecchia scuola, affiancata ad un menu circolare che permetteva di dare precise indicazioni ai due compagni di squadra: abbinando la direzione dello sguardo ai comandi distribuiti sull’interfaccia circolare (divisa in tre settori, uno per ogni membro del party), i ragazzi di Bioware sono riusciti a fornire al giocatore uno strumento perfetto per gestire velocemente su console comandi solitamente molto più complessi (che, nei vecchi giochi per PC, richiedevano la memorizzazione di molti tasti e diversi click del mouse).

Nonostante la qualità dei diversi comparti produttivi, Mass Effect non era privo di difetti: il design dei livelli soffriva di spazi limitati, la copertura automatica non sempre funzionava a dovere, l’intelligenza artificiale amica lasciava spesso a desiderare e alcuni aspetti ruolistici (come la gestione del mini-inventario, dei “pezzi di ricambio” per le armi e l’esplorazione dei pianeti a bordo del Mako) lasciavano a desiderare. Difetti che impallidivano, perlomeno per l’appassionato di giochi di ruolo, di fronte alla complessità della trama e alla credibilità del background.

Mancanze che infatti non impedirono al titolo di diventare un classico del GDR, convertito diversi mesi dopo anche per PC, da parte dei Demiurge Studios. Oltre a un dettaglio grafico nettamente migliorato, la conversione presentava un’interfaccia completamente rivista per il gioco tramite mouse e tastiera (impedendo tuttavia il collegamento di un pad).

Il 13 Febbraio 2008 Bioware, ormai di proprietà di Electronic Arts, annuncia lo sviluppo del sequel, Mass Effect 2: al team originale verrà successivamente affiancata una seconda unità di sviluppo, per far fronte alla crescente mole di lavoro.

Poche settimane dopo gli eventi del primo episodio, durante un volo di routine la Normandy viene attaccata da una nave sconosciuta e distrutta. Molti membri dell’equipaggio muoiono, compreso il comandante Shepard. Il suo corpo viene tuttavia recuperato da un’organizzazione nota come Cerberus, integralisti della supremazia umana sulle altre razze. Dopo due anni di duro lavoro, il protagonista viene riportato in vita, incidentalmente durante un attacco alla stazione medica. Portato al cospetto dell’Uomo Misterioso, leader di Cerberus, Shepard viene informato che l’umanità è sotto attacco. L’unica scelta sarà collaborare, e soprattutto convincere le altre razze a guardare al di là degli interessi personali e unirsi contro la comune minaccia.

Ben conscia delle responsabilità nei confronti della nutrita fanbase, la casa di sviluppo canadese non ha preso sottogamba la concettualizzazione del nuovo titolo: invece di proseguire semplicemente la narrazione, gli sviluppatori hanno apportato profonde modifiche all’ossatura ruolistica e di gameplay della produzione.

Il risultato è un titolo che abbraccia pienamente gli stilemi dello sparatutto in terza persona: la salute diventa rigenerativa, le armi meno erratiche, il sistema di copertura più agile e fruibile. L’inventario viene ulteriormente semplificato, permettendo al giocatore di scegliere quali armi portare con sé di misione in missione. L’esplorazione dei pianeti a bordo del mezzo da sbarco Mako completamente eliminata.

A fronte di tanti tagli, non mancano anche le novità: la nuova Normandy (ricostruita da Cerberus) si espande, e diventa utile anche per avviare attività di “ricerca” volte a migliorare la qualità delle armi, dei poteri e delle armature. Per accedervi è inoltre necessario effettuare trivellazioni minerarie sui pianeti della galassia, attività concretizzata in un apposito minigioco.

A fronte di questi importanti cambiamenti, la qualità della storia, dei dialoghi e dei personaggi rimangono invece intatte, addirittura approfondite: nella sua ricerca di aiuto per l’umanità il comandante Shepard è destinato ad incontrare nuove figure destinate a imprimersi a fuoco nella memoria dei videogiocatori.

Forte della fanbase affermata e della massiccia campagna di marketing promossa da Electronic Arts, Mass Effect 2 rappresenta un notevole successo di critica e pubblico e, a un anno dal rilascio su Xbox 360 e PC, approda anche su Playstation 3.

A pochi giorni dal rilascio del terzo capitolo, abbiamo voluto ripercorrere velocemente i retroscena legati alla saga di Mass Effect. Se i precedenti capitoli dovessero mancare alla vostra collezione, vi invitiamo a recuperarli: rappresentano un tassello imprescindibile della corrente generazione videoludica.

Se invece anche voi state aspettando con ansia il terzo capitolo, l’appuntamento è nei prossimi giorni su queste pagine per un’esaustiva recensione. 

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