South Park bandito dalla Cina
In seguito alla messa in onda in Cina di un episodio incentrato proprio su di essa, South Park è stato bannato dal paese: ecco i dettagli
Intitolato "Band in China", la puntata ha suscitato molta attenzione per via del fatto che fosse incentrata sul come Hollywood tenda ad avere i guanti di velluto e adattare i suoi contenuti al fine di evitare che il governo cinese possa offendersi in qualsiasi modo.
Un rapido esame dell'attuale panorama Internet cinese evidenzia che la serie è assente in modo evidente ovunque sia apparsa più o meno di recente. Pensate che Weibo, il servizio di social media cinese simile a Twitter, riporta una singola menzione a South Park tra i miliardi di post precedenti. Sul servizio di streaming Youku, di proprietà del gigante di Internet Alibaba, inoltre, tutti i collegamenti a clip, episodi e persino stagioni complete della serie ora risultano inutilizzabili.
Ieri pomeriggio Trey Parker e Matt Stone, i creatori della nota serie animata, hanno pubblicato una dichiarazione contenente delle scuse non esattamente sentite legate al ban (e che fa riferimento al fatto che Winnie The Pooh fosse stato bannato a sua volta perché delle persone trovavano somigliasse a Xi, il presidente della Repubblica Popolare Cinese:
Come l'NBA, diamo il benvenuto ai censori cinesi nelle nostre case e nei nostri cuori. Anche noi amiamo il denaro più della libertà e della democrazia. Xi non assomiglia affatto a Winnie the Pooh. Sintonizzatevi sul nostro 300esimo episodio questo mercoledì alle 10! Lunga vita al grande Partito Comunista Cinese. Possa il raccolto di sorgo dell'autunno essere generoso. Adesso siamo a posto Cina?
Per chi volesse vederlo, l'episodio è interamente disponibile a questo link.
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Fonte: THR