Sony Pictures acquisisce la catena cinematografica Alamo Drafthouse

Per la prima volta da quando è scaduto il Decreto Paramount, uno studio di Hollywood ha acquisito una catena cinematografica

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Per la prima volta in 75 anni uno studio cinematografico di Hollywood è diventato proprietario a tutti gli effetti di una catena cinematografica americana. Sony Pictures ha infatti ufficialmente acquisito Alamo Drafthouse, la settima catena per dimensioni che nel 2021 è entrata in amministrazione controllata a causa della pandemia e nel 2023 ne è emersa con una notevole crescita negli incassi. Negli ultimi mesi Alamo aveva cercato un compratore e ora l'ha finalmente trovato: Sony lancerà una nuova divisione chiamata Sony Pictures Experiences che sarà dedicata proprio alla gestione della catena.

Si tratta della prima acquisizione da quando, nel 2020, è scaduto il cosiddetto Decreto Paramount, relativo al caso United States vs. Paramount Pictures che contribuì a porre fine al cosiddetto studio system dell’Età d’Oro di Hollywood:

Nel 1948 la Corte di Washington decretò che il controllo dei canali di distribuzione (ovvero, all’epoca, la proprietà di cinema e teatri) in capo agli stessi soggetti che producevano le pellicole rappresentava un monopolio di fatto in violazione della normativa USA in materia anti-trust. La Corte annullò tutti gli accordi di esclusiva tra Studios e gestori delle sale, e costrinse la Paramount Pictures a dividersi in due società indipendenti. La Paramount Pictures Corp. avrebbe prodotto i film mentre la United Paramount Theaters, cui restava la proprietà di cinema e teatri, avrebbe controllato la distribuzione. [via Wikipedia]

Sono tornate a essere legali anche pratiche di business come contratti a pacchetto (con cui gli studios vendono i film in blocco a un cinema o a una catena) o accordi legati ai circuiti, con un'integrazione verticale che gli esercenti e i sindacati di Hollywood non vedono di buon occhio a causa del rischio di monopoli.

Avevamo approfondito questo argomento nel 2019 in uno speciale che potete rileggere qui.

Non è la prima volta che la Sony possiede una catena, comunque: negli anni novanta le regolamentazioni del Decreto Paramount vennero allentate, e lo studio assunse il controllo della catena Loew's Theatres, arrivando a chiamarla Sony Theatres. Successivamente formò una joint venture con la Universal per la gestione della catena, uscendo poi dall'attività.

Nell'annunciare l'acquisizione di Alamo, Sony ha ribadito il suo "interesse verso l'esercizio cinematografico e le iniziative legate all'intrattenimento esperienziale". La media company ha acquisito la catena dai proprietari Altamont Capital Partners, Fortress Investment Group e dal fondatore Tim League. Alamo ha sede ad Austin, Texast, e gestisce 35 cinema in 25 aree metropolitane degli Stati Uniti in cui è possibile cenare e bere alcolici ed è "severamente vietato parlare e usare il cellulare". È anche proprietaria del Fantastic Fest, che continuerà a gestire.

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