Sony Leak: "12345" e "ABCDE" fra le password dei computer hackerati dai nordcoreani
A un anno e mezzo dal Sony Leak continuano a emergere informazioni fra l'assurdo e l'incredibile
Lord Casco: 1!
Colonnello Nunziatella: 1!
Re Rolando: 2..
Lord Casco: 2!
Colonnello Nunziatella: 2!
Re Rolando: 3..
Lord Casco: 3!
Colonnello Nunziatella: 3!
Re Rolando: 4..
Lord Casco: 4!
Colonnello Nunziatella: 4!
Re Rolando: 5.
Lord Casco: 5!
Colonnello Nunziatella: 5!
Lord Casco: Allora la combinazione è 1 2 3 4 5! È la più stupida combinazione che abbia mai sentito in vita mia! È la combinazione che un idiota userebbe per la sua valigia!
Il Sony Leak avvenuto nell'autunno del 2014 è stato raccontato a dovere sulle nostre pagine.
Come risultato dell'operazione di cyberterrorismo sono andati distrutti ben 3000 computer e diffusi 100 terabyte di dati, finiti in larga parte fra le mani di outlet ben disposti a scavare nel torbido della vicenda (noi ci siamo attenuti alla parte più prettamente cinematografica e non scandalistica del tutto).
Ed è proprio in questo passaggio che vengono spiegati alcuni concetti base, magari già noti a noi che lavoriamo in questo settore sul fronte giornalistico, ma meno conosciuti dal fruitore finale: ovvero che queste enormi corporation ragionano per "compartimentazione" - citando il Nick Fury di Captain America: The Winter Soldier - e agiscono molto spesso con una leggerezza disarmante.
Tanto per cominciare, nonostante gli attacchi già avvenuti al Playstation Network e alla piattaforma di Sony Online Entertainment (rete chiusa per 23 giorni e sottratte informazioni da 77 milioni di account nel primo caso, dati rubati a 25 milioni di utenti con penetrazione di 12.000 carte di credito nel secondo), nulla è stato fatto per rendere le varie divisioni della Sony al riparo da altre, eventuali brecce.
Perché?
Perché la divisione online cinematografica non dialoga con quella del computer entertainment che a sua volta non scambia informazioni con i dirigenti dello studio a Culver City.
Dopo l'attacco operato dalla Nord Corea, una nazione che ha un numero di IP pari a quelli di un isolato di New York che si appoggiano a un unico server dislocato in Cina, la Sony ha ingaggiato alcune aziende specializzate in sicurezza informatica che hanno poi constatato la leggerezza di cui sopra. La cyberigiene dei computer, dei network e dei server aziendali era letteralmente scandalosa, con password complicatissime e impenetrabili come "12345", "ABCDE" e... "password".
D'altronde, a chi mai potrebbe fregare di penetrare nei computer di Amy Pascal e Scott Rudin?
Ma, come suggerisce lo stesso Fred Kaplan, "nessuno è immune alla connivenza di un astuto hacker; ciascuno di noi è in possesso di informazioni che potrebbero interessare a qualche altra persona specie nella moderna società dove diverse cose - se non tutte - sono immagazzinate nei computer, dei dispositivi dalla natura del tutto vulnerabile".
Ergo, ricordiamoci sempre di tenere bene a mente gli insegnamenti dell'immortale Balle Spaziali di Mel Brooks...
Presidente Scrocco: Allora, ha funzionato? Dov'è il re?
Lord Casco: Ha funzionato! Abbiamo la combinazione!
Presidente Scrocco: Magnifico! Adesso possiamo prenderci tutta l'aria fresca del pianeta Druidia! Qual è la combinazione?
Colonnello Nunziatella: 1, 2, 3, 4, 5, signore!
Presidente Scrocco: 1, 2, 3, 4, 5?
Colonnello Nunziatella: Sissignore!
Presidente Scrocco: È sorprendente! È la stessa combinazione della mia valigia! Preparate Spaceball One per una partenza immediata!
Colonnello Nunziatella: Sissignore!
Presidente Scrocco: E cambiate la combinazione della mia valigia!