Songbird: il mondo è in ginocchio per il Covid-23 nel trailer del thriller prodotto da Michael Bay

È online il primo trailer di Songbird, il thriller pandemico prodotto da Michael Bay in cui il mondo è in ginocchio a causa del Covid-23

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Dopo le prime immagini, ecco arrivare il trailer di Songbird, il thriller pandemico realizzato alla velocità della luce prodotto da Michael Bay e Adam Goodman. Troppo presto? Lo decideranno gli spettatori, ma il trailer lascia immaginare che il film - incentrato su una lunghissima pandemia di Covid-23 che ha messo in ginocchio Los Angeles e il mondo intero - non risparmierà i riferimenti a quella che, almeno per ora, è la realtà che stiamo vivendo tutti noi.

Protagonisti del film KJ Apa (Riverdale) e Sofia Carson (Feel the Beat), affiancati da Demi Moore, Bradley Whitford, Craig Robinson, Jenna Ortega, Paul Walter Hauser e Peter Stormare.

Il regista e co-sceneggiatore Adam Mason ha definito Songbird una specie di "Romeo e Giulietta". È ambientato in un prossimo futuro, il 2024, in cui il mondo è ancora in ginocchio - e in lockdown - a causa delle mutazioni del COVID.

SONGBIRD: LA TRAMA

Raccontato attraverso lo sguardo dei protagonisti, Songbird è ambientato due anni nel futuro, quando il lockdown è tornato in vigore a causa di un virus molto grave che continua a mutare. In un tentativo maldestro di contenere la malattia, la città è stata divisa in due, tra chi è malato e chi è sano. Il film è incentrato sulle vicende di un lavoratore del pronto intervento (Apa) che ha una rarà immunità e fa il fattorino consegnando beni e speranze in giro per la città. Come la maggior parte della popolazione, la sua ragazza (Carson) è blindata in casa, e la coppia non può fisicamente stare insieme.

Per stare con la persona che ama, il nostro eroe dovrà sfidare la legge marziale, vigilanti sanguinari e una famiglia potente e piena di contatti, guidata da una matriarca (Moore) che non si fermerà davanti a nulla per proteggere la sua famiglia e mantenere il suo stile di vita.

Songbird è una storia sulla resilienza dello spirito umano e l’idea che valga la pena combattere per la speranza.

La fotografia è di Jacques Jouffret (La notte del giudizio), le scenografie di Jennifer Spence (Paranormal Activity, Annabelle).

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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