Tutti i Soldi del Mondo, maggiori chiarimenti sulla disparità nei compensi per le riprese aggiuntive

Alcuni chiarimenti circa la disparità del compenso di Michelle Williams e Mark Wahlberg per le riprese aggiuntive di Tutti i Soldi del Mondo

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All'indomani della diffusione della notizia che Mark Wahlberg è stato pagato 1.5 milioni di dollari per partecipare alle riprese aggiuntive di Tutti i Soldi del Mondo e Michelle Williams poco meno di mille dollari, il polverone sul sessismo di Hollywood non si è ancora abbassato, ma arrivano alcuni chiarimenti circa le motivazioni di questa disparità nei compensi della quale sembra essere responsabile in primis l'agenzia che rappresenta entrambi gli attori, e cioè la WME.

The Wrap spiega infatti che tutto è da ricondursi ai contratti firmati dai due attori. Il contratto di Michelle Williams includeva la sua partecipazione a eventuali riprese aggiuntive, e così l'attrice ha ricevuto solo 80 dollari di diaria al giorno nonostante tali riprese si siano dimostrate più estese del previsto dopo che si è reso necessario sostituire Kevin Spacey con Christopher Plummer. L'agente dell'attrice (Patrick Whitesell) non ha quindi avuto la possibilità di trattare un compenso maggiore per lei, mentre l'agente di Wahlberg (Ari Emanuel) ha potuto alzare moltissimo la posta in quanto il contratto dell'attore non includeva le riprese aggiuntive (e il suo personaggio condivideva molte più scene con Plummer della Williams). Ironicamente, Whitesell e Ari Emanuel sono co-CEO dell'agenzia WME. Fonti di TheWrap, inoltre, insistono che Wahlberg aveva ricevuto un compenso inferiore al suo solito (è l'attore più pagato del 2017 secondo Forbes) per le riprese principali.

Deadline rilancia spiegando che l'attore si era tagliato lo stipendio dell'80% (in media riceve 15 milioni a film) per poter lavorare con Scott e partecipare a un potenziale film da Oscar. Il sito afferma però che nemmeno la Williams aveva riprese aggiuntive incluse nel suo contratto, ma che ha accettato subito di lavorare al minimo sindacale per contribuire a far a uscire il film entro il 25 dicembre con meno intoppi possibile.

Ricordiamo che il mese scorso il regista Ridley Scott aveva dichiarato che la sostituzione in extremis di Kevin Spacey era stata possibile grazie alla disponibilità sua e degli attori (tranne Plummer ovviamente) a partecipare gratuitamente alle riprese aggiuntive. Evidentemente il regista non sapeva delle trattative intercorse.

Né l'agenzia né i due attori hanno voluto commentare la polemica.

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