Snowfall: John Singleton parla degli elementi autobiografici della serie

John Singleton, creatore della serie Snowfall che a breve debutterà su FX, ha parlato degli elementi autobiografici trasposti nel racconto

Condividi
FX
TV

È previsto per il 5 Luglio il debutto di Snowfall, serie FX firmata da John Singleton e incentrata sulla prima fase dell’espansione del traffico di crack e cocaina nella Los Angeles degli anni’80. Proprio Singleton, presente a una proiezione in anteprima del pilot in occasione dell'ATX Festival, ha rilasciato dichiarazioni entusiastiche in merito al progetto, ringraziando il pubblico presente. "Vi amo tutti," ha esclamato il regista, produttore e sceneggiatore, rivelando come la serie fosse "in gestazione da parecchi anni".

Singleton ha confessato di aver tratto ispirazione dalla propria vita per costruire la storia del protagonista, Franklin Saint (interpretato da Damson Idris). "Mi sono ispirato agli anni della mia formazione," ha detto, sottolineando i parallelismi. Sia Singleton che Franklin sono cresciuti a South Central, ma hanno frequentato per un anno una scuola a Tarzana, quartiere meridionale della San Fernando Valley. Ciò consentì a Singleton di entrare in contatto con ragazzi ebrei e giapponesi, cosa che gli era preclusa dal precedente ambiente. "Ha cambiato la mia vita," ha affermato il regista.

Come la serie dimostra, "i ragazzi del ghetto fumavano erba, mentre i miei amici della scuola media e delle superiori si facevano di coca," ha spiegato Singleton. "Ma questo era prima che ci fosse l'avvento del crack, quindi è interessante vedere avvenire questa transizione nel momento in cui la droga è diventata accessibile alla gente dei bassifondi."

Singleton ha poi rivelato che, se il cognome "Saint" è stato scelto con intento ironico, il nome Franklin deriva dall'unico personaggio afroamericano dei Peanuts. La serie è strutturata attraverso diverse storie di formazione, che hanno in comune il mondo della droga e la disperata ricerca di una vita migliore. Protagonisti delle storyline sono il già citato Damson Idris nel ruolo di Franklin, un giovane imprenditore di strada; Sergio Peris-Mencheta nel ruolo di Gustavo Zapata, un wrestler messicano coinvolto in una lotta di potere che si consuma all’interno di una famiglia criminale; Carter Hudson nel ruolo di Teddy McDonald, agente della CIA che sta fuggendo da un passato oscuro coinvolto in un'operazione per finanziare i contrabbandieri del Nicaragua; e infine Emily Rios nei panni di Luica Villanueva, la figlia di un noto signore del crimine messicano.

Hudson ha spiegato come il suo personaggio presentasse delle difficoltà specifiche, a causa della mancanza di materiale sull'effettivo ruolo della CIA negli eventi narrati dalla serie. "Non sapevo nulla di questa storia, e quando ne sono venuto a conoscenza sono rimasto agghiacciato. Leggendo libri a riguardo e vedendo documentari, mi sono reso conto che dovremmo parlare di queste cose ogni giorno. Il fatto che la CIA operasse illegalmente all'interno degli Stati Uniti è scioccante, terribile e spaventoso," ha dichiarato l'attore. "Non se ne parla, e viene considerata quasi una teoria cospiratoria, tutto ciò è assurdo."

In mancanza di una documentazione adeguata, Singleton e il suo team si sono affidati a testimonianze dirette. "C'è gente che ha vissuto questi eventi, e abbiamo dovuto trovare delle persone che potessero parlarne," ha detto Singleton. "Abbiamo avuto dei consulenti che sono stati parte integrante di questa storia."

Fonte: The Hollywood Reporter

Continua a leggere su BadTaste