È fatta: Skydance acquisisce Paramount Global con un accordo da 8 miliardi di dollari!

È fatta: Shari Redstone ha ceduto l'impero di famiglia e così Skydance Media si fonderà con Paramount Global con un accordo da 8 miliardi

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Dopo sette mesi, molta incertezza e molti colpi di scena, Paramount Global ha trovato finalmente un compratore: è la Skydance Media di David Ellison, casa di produzione con cui la major ha rapporti da molti anni realizzando franchise come Mission: Impossible, Star Trek e Top Gun: Maverick.

Le trattative con Skydance erano durate alcuni mesi ma si erano arenate a giugno, per poi riprendere vita a sorpresa pochi giorni fa con il via libera di Shari Redstone, patron di National Amusements Inc., la catena cinematografica che detiene la maggioranza delle azioni in grado di controllare Paramount. Ieri è arrivato anche l'ok del consiglio di amministrazione di Paramount, e così qualche ora dopo è arrivato il via libera definitivo e ufficiale.

I dettagli dell'accordo

Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital (partner finanziario di Skydance nell'operazione), ha descritto l'accordo come una vera e propria "ricapitalizzazione di Paramount e combinazione con Skydance".

È prevista una transazione da 8 miliardi di dollari divisa in due fasi: prima l'acquisizione di National Amusements Inc., l'impero della famiglia Redstone, da parte di Skydance, seguita poi da una fusione completa con Paramount Global. Gli azionisti di Classe A di Paramount riceveranno 23 dollari per azione, mentre quelli di Classe B (che sono la maggioranza del capitale ma non hanno potere di voto) riceveranno 15 dollari per azione. David Ellison sarà Presidente e CEO, mentre Jeff Shell guiderà l'azienda come presidente. La chiusura dell'accordo, dopo l'ok del regolatore, è prevista per la prima metà del 2025.

L'acquisizione include un periodo di 45 giorni durante il quale potrebbero essere considerate offerte alternative, una "correttezza formale" che dovrebbe placare gli azionisti di Classe B e convincerli a non osteggiare l'accordo.

Skydance sembra effettivamente l'acquirente migliore per preservare l'integrità dell'azienda: una delle offerte emerse nei mesi scorsi proveniva da un consorzio formato dal fondo di private equity Apollo e dalla Sony, e prevedeva lo smembramento dei vari asset di Paramount e l'eventuale scomparsa dello studio, un po' come capitato con la Fox dopo l'acquisizione da parte della Disney. Questa transazione rafforzerà invece asset mediatici di valore come il network televisivo CBS, Nickelodeon e la Paramount Pictures, permettendo a Skydance di migliorare la redditività e promuovere stabilità e indipendenza per i creatori. "In qualità di partner di produzione di lunga data di Paramount, Skydance è ben consapevole di ciò che abbiamo realizzato nel corso degli anni ed è per questo motivo che intendono combinarsi con noi," ha scritto Shari Redstone in una lettera ai dipendenti. "Hanno una chiara visione strategica per il futuro e le risorse per sfruttare i vantaggi competitivi di Paramount Global per guidare il successo dell'azienda".

Tra i piani di Skydance, anche quello di spingere Paramount maggiormente nel settore dell'animazione, poco battuto dalla major. Skydance Animation è guidata nientemeno che da John Lasseter, che potrebbe quindi segnare un grande ritorno in scena dopo l'addio alla Pixar di qualche anno fa.

Cosa succede ora

"Business as usual": è così che viene descritta la situazione all'interno della Paramount, e continuerà in questo modo almeno per un anno, fino alla chiusura definitiva dell'acquisizione, che attende l'approvazione del regolatore. Il cosiddetto "ufficio del CEO" composto da Brian Robbins, George Cheeks e Chris McCarthy continuerà quindi a guidare le attività della major fino all'insediamento della nuova dirigenza.

Non è quindi da escludere che i piani portati avanti dai tre CEO nelle ultime settimane, come la ricerca di un partner che entri in Paramount+, la vendita dei canali di BET Media e tagli generali per circa mezzo miliardo di dollari che snelliscano la compagnia.

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