Silicon Valley: Jonathan Dotan parla dell'accuratezza tecnologica

Jonathan Dotan, il consulente che ha collaborato alla realizzazione della serie Silicon Valley, spiega perché gli episodi non deluderanno gli esperti

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Il nuovo show della HBO, Silicon Valley, ha richiesto una grande cura per i dettagli e l'attenzione posta a ogni elemento legato alla tecnologia ha raggiunto gli standard prefissati, soddisfando gli esperti.

Jonathan Dotan, produttore associato e consulente tecnico della serie, ha spiegato a The Hollywood Reporter il lavoro compiuto:

“Volevamo essere sicuri che se un fan bloccasse lo schermo su un'inquadratura, tutto quello che avrebbero visto sarebbe stato accurato”.

Dotan ha lavorato per oltre quattordici anni nel mondo della tecnologia e delle aziende dedicate all'intrattenimento ed è nel consiglio di amministrazione di quattro start up, oltre a essere un consulente di Michael Rotenberg, della 3 Arts, e di Troy Zien.
Mike Judge, creatore di Silicon Valley, e Alec Berg, produttore esecutivo del nuovo progetto televisivo della HBO, hanno quindi trovato in Jonathan la persona giusta in grado di controllare la realizzazione degli episodi.

Ogni puntata è stata infatti osservata e analizzata con attenzione da Dotan che ne ha verificato la precisione tecnica sotto ogni aspetto: dai dialoghi durante la stesura dei copioni da parte degli sceneggiatori a ogni elemento presente sul set. Ad aiutare Jonathan è stata una squadra composta da circa una dozzina di consulenti, guidati da Andrew Nash, della FoundationDB, dallo sviluppatore JP Cutter, che lavora per Tixr, e da Dave Young, partner di Cooley LLP e responsabile degli aspetti legali.

Per evitare di venire accusati di non essere realistici, Dotan ha spiegato che non hanno cercato di semplificare la tecnologia, dando vita a scene piuttosto complesse come quando Richard (Thomas Middledicth) inizia a sviluppare l'idea della startup Pied Piper, basata su un algoritmo di compressione. I creatori si sono impegnati molto per dare vita a un'app che sembrasse reale, e per farlo hanno chiesto la collaborazione del Dottor Tsachy Weissman, professore all'università di Stanford, e di uno dei suoi studenti, il dottor Vinith Misra, autori del Weissman Score: uno strumento creato unicamente per lo show che misura l'efficacia degli algoritmi di compressione utilizzato per valutare la creazione di Richard nel primo episodio, di cui si sta valutando la possibilità di commercializzazione nella vita reale.
Dotan ha invece disegnato l'interfaccia che si vede nella serie.

Jonathan ha inoltre voluto avere la conferma che la Pied Piper potrebbe avere un qualche valore commerciale al di fuori del mondo della finzione, e ha discusso di questo elemento con vari imprenditori e protagonisti sul mercato della tecnologia che hanno supportato il possibile progetto. Durante gli incontri l'esperto aveva utilizzato il nome Deep Tech, poi utilizzato come titolo provvisorio del progetto televisivo.

Dotan ha inoltre convinto molte delle persone che conosce ad apparire nelle puntate dello show, assicurando che Silicon Valley avrebbe offerto uno sguardo realistico sul mondo della tecnologia. Nel corso della prima stagione appariranno quindi Eric Schmidt, Jared Chen, Jason Kincaid, Michael Arrington e Kara Swisher, che si è sentita immediatamente a suo agio quando è entrata sul set per interpretare la scena dedicata alla TechCrunch Disrupt, una conferenza per la comunità di sviluppatori che ha avuto molta importanza nel finale.

Schmidt ha invece girato il suo cameo al termine delle riprese dedicate al party che si vede nel primo episodio, permettendogli di verificare la natura della serie e aver constatato che le scene sembrassero situazioni veritiere.

Non sarà presente nelle puntate, invece, il miliardario Elon Musk che non è stato contattato dalla produzione ma ha partecipato alla première di Silicon Valley che si è svolta a Redwood City e negli ultimi giorni ha voluto chiarire via Twitter la sua posizione nei confronti dello show, che ritiene abbia mancato il suo obiettivo in diversi modi ma che considera ugualmente apprezzabile, dopo alcune voci che sostenevano l'avesse criticato molto negativamente e addirittura odiato.

Jonathan Dotan ha quindi dichiarato che Musk, se ci fosse una seconda stagione, potrebbe essere utilizzato in una delle trame delle puntate della serie della HBO.

Fonte: The Hollywood Reporter

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