Gli Anelli del Potere: John Howe parla del suo coinvolgimento, nuove epiche foto dal set
John Howe parla nel dettaglio del suo coinvolgimento ne Gli Anelli del Potere, intanto arrivano epiche foto dal set della stagione 2
La lavorazione de Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere non è stata documentata come invece accaduto per l'esalogia di Peter Jackson, o almeno non attraverso la pubblicazione di artbook dettagliati o la pubblicazione di lunghi backstage.
Ora Howe ha pubblicato sul suo canale facebook una auto-intervista in cui risponde ad alcune domande approfondite sul suo ruolo nella serie. Vi traduciamo i passaggi più interessanti:
Sul suo contributo alla serie: "Il mio contributo è assolutamente simile a quello che ho dato ad altre produzioni: aiuto gli sceneggiatori a definire il mondo in cui si muoveranno durante la serie o il film. Mi piace spaziare, toccando tutti gli aspetti di un'ambientazione, dagli umili pomelli di una porta alle torri più elevate".
Sul lavoro con lo scenografo Ramsey Avery: "Andavamo molto d'accordo. Vista la quantità di set che andavano progettati velocemente e in maniera efficiente, ho lavorato con tanti decoratori e progettisti diversi nella prima stagione. A mio avviso i concept art devono includere molte cose ed essere trasversali. Per conferire significato in maniera convincente a una cultura fittizia in un ambiente realistico e in un mondo immaginato in maniera vivida, è necessario tenere presente molti parametri diversi in maniera sistematica e intuitiva".
Sul lavoro con gli showrunner Patrick McKay e J.D. Payne: "Sono persone incredibilmente impegnate, coinvolte in ogni aspetto della produzione. Il loro tempo è prezioso, quindi era importante farne buon uso per scambiare delle idee. [...] La guida definitiva rimangono gli scritti di Tolkien e le sue fonti. Scoprire come le ispirazioni di Tolkien potessero funzionare è a sua volta una guida, ma è importante resistere alla tentazione di decidere e dichiarare cosa Tolkien avrebbe o non avrebbe fatto. Non possiamo metterci nella testa dell'autore".
Sulla costruzione di modellini: "Sono stati costruiti dei modellini, sia dal vero che in versione digitale. È un passaggio fondamentale nella creazione delle scenografie."
Sulle Alpi e la Nuova Zelanda come ispirazione per la serie: "Sono rimasto particolarmente incantato dalla possibilità di evocare le coste e gli oceani della Terra-di-Mezzo. Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli non ci portano mai realmente nel mare, quindi è stato un bel regalo da parte de Gli Anelli del Potere. L'ispirazione è l'incontro inatteso tra la tua esperienza e le cose che ancora non conosci ma che senti di conoscere da sempre. Questi improvvisi punti di contatto, queste onde di risonanza, sono cruciali per lasciare una certa vulnerabilità alla bellezza della natura e ai millenni di magia che la natura ha sempre ispirato."
Sull'architettura Neo-Bizantina come fonte d'ispirazione per Númenor: "Mi intrigava moltissimo l'idea di inventare un'architettura imperialista, ma basata su un'iconografia inventata. Immaginiamo una sorta di Art Deco Pre-Colombiana, o un'arte Bizantina Neoclassica, o altri incontri inaspettati. Ovviamente nel compiere ricerche di questo tipo è importante tenere presente le tecniche di costruzione e l'uso di materiali coerenti con la logica e la cultura del mondo in questione..."
Trovate tutte le notizie su Gli Anelli del Potere nella nostra scheda.