Shueisha: le vendite dei manga all'estero potrebbero pareggiare quelle in Giappone

L'editor di Shueisha ha espresso la sua speranza che le vendite dei manga all'estero pareggino quelle del mercato giapponese

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Weekly Shonen Jump è la rivista di manga più popolare in patria e negli ultimi anni i suoi titoli stanno raccogliendo buoni risultati anche in formato digitale, grazie ai servizi online Shonen Jump+ (per il Giappone) e Manga Plus (per l'estero). Yūta Momiyama, editor di Shueisha, ha sottolineato come quest'ultimo abbia 5 milioni di utenti attivi ogni mese e i nuovi capitoli delle serie più popolari ottengono circa un milioni di letture.

Manga Plus è stato lanciato nel gennaio 2019 con 50 diversi fumetti e i nuovi capitoli delle principali testate Shueisha  pubblicati settimanalmente. Il mese scorso la piattaforma ha rimosso le sue restrizioni territoriali, permettendo così ai lettori di tutto il mondo di selezionare la lingua tra inglese, spagnolo, tailandese, portoghese, indonesiano e russo.

Per quanto riguarda il mercato dei manga, attualmente il 10-20% delle vendite proviene dall'estero, ma secondo Momiyama nel giro di 10 anni questa cifra potrebbe raggiungere anche il 50%, proprio grazie a maggiori investimenti che puntino sullo sviluppo del fumetto digitale. L'ostacolo principale sembrano essere le traduzioni, che sono ancora molto costose, ma a quanto pare l'intento è di riuscire a utilizzare in futuro le traduzioni automatiche, al momento a un livello ancora troppo basso. Secondo Momiyama la possibilità di produrre traduzioni di buona qualità in molte lingue sarà un fattore che rivoluzionerà il mercato. Un altro problema è l'assenza di dipendenti in ogni Stato, necessari per approfondire la conoscenza del territorio e affrontare le diverse leggi sulla censura delle singole regioni.

Anche se Manga Plus mostra delle inserzioni pubblicitarie ai suoi utenti, la casa editrice ha precisato che quegli introiti sono secondari; la priorità è rendere disponibile una versione ufficiale dei loro fumetti, così da anticipare la pirateria e ridurre l'intervallo di tempo tra la pubblicazione giapponese e quella all'estero. Così facendo Shueisha può osservare l'accoglienza di un fumetto tra il pubblico internazionale, un fattore importante da monitorare per decidere quale opera sarà adattata in una serie animata, visto che le licenze per i diritti degli anime sul mercato straniero sono molto remunerative.

Fonte: Anime News Network

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