David Cronenberg spiega l'accoglienza di The Shrouds a Cannes: "Non è stato capito"
La pellicola racconta di un imprenditore rimasto vedovo che inventa una tecnologia in grado di permettere ai vivi di osservare in tempo reale i propri cari estinti decomporsi all'interno delle bare
The Shrouds, nuovo film di David Cronenberg, è stato presentato in Concorso all'ultimo Festival di Cannes, ottenendo reazioni contrastanti (qui la nostra recensione). La pellicola racconta di un imprenditore rimasto vedovo (Vincent Cassel) che inventa una tecnologia in grado di permettere ai vivi di osservare in tempo reale i propri cari estinti decomporsi all'interno delle bare. Presentandola al New York Film Festival (via Deadline), il regista ha spiegato cosa secondo lui è andato storto a Cannes:
[Il pubblico] non ha capito il film, in parte a causa della lingua e degli aspetti culturali e del fatto forse che hanno pensato che se avessero riso sarebbe stato irrispettoso o qualcosa del genere. È la pressione del Festival di Cannes. Non abbiamo ottenuto il tipo di risate che sapevo avremmo ottenuto, per esempio, al Toronto Film Festival o qui. Non ero presente durante la proiezione [qui al NYFF], ma spero che il pubblico abbia riso un po'. Non potrei sopportare una vita senza umorismo.
Per me i film sono dei bambini che giocano al parco. A volte si finisce per diventare così seri a causa dei soldi o della fretta. So che i set di Ingmar Bergman erano davvero esilaranti e pieni di risate, e per me ha senso, perché la serietà si ritrova nella realizzazione del film.