Le riprese di Shining furono veramente un'esperienza traumatica per Shelley Duvall?
Un thread su Twitter getta nuova luce sull'esperienza di Shelley Duvall durante le riprese di Shining di Stanley Kubrick
Secondo una voce ormai ampiamente diffusa, la lavorazione a Shining di Stanley Kubrick (LEGGI LO SPECIALE) fu un'esperienza traumatica per Shelley Duvall (interprete di Wendy Torrance) tale da rovinarne la carriera. La stessa attrice, ritiratasi da tempo dalle scene, aveva avuto modo recentemente di raccontare come erano andate veramente le cose. Negli scorsi giorni, è stato invece un account Twitter a far nuova luce sulle vicende, citando interviste, saggi e incontri in prima persona con l'interessata. Secondo quanto riportato, le riprese del film furono "estenuanti" ma non la causa dei problemi mentali di Duvall, che conserva ancora un bel ricordo di Kubrick. Ecco i principali passaggi del thread:
Shelley fu scelta intenzionalmente da Kubrick perché gli era piaciuta la sua interpretazione in 3 donne, [film di Robert Altman uscito nel] 1977. Era attratto dal modo in cui piangeva, e il pianto era sicuramente utile per Shining. Per prima cosa, Kubrick inviò a Shelley il libro di King da leggere, poiché non aveva ancora una sceneggiatura. Shelley è un'attrice professionista (con quasi 10 anni di carriera all'inizio delle riprese) e sapeva a cosa stava lavorando, ovvero a un film horror. Non era stata buttata lì a caso e non vedeva l'ora di lavorare con Kubrick.
Ammetto che Shining è stato stressante per Shelley e che diversi fattori di stress hanno contribuito a farla ammalare sul set. Le riprese a Londra durarono 13 mesi, lei era lontana da casa e il suo fidanzato Paul Simon la lasciò all'aeroporto mentre partiva per il ruolo della sua vita. Questo fatto è stato riconosciuto nel documentario di Vivian Kubrick The Making of Shining e Shelley ha parlato più volte di questo estenuante processo di riprese. Ma non viene detto che "Shining le ha rovinato la mente": Shelley Duvall ha sempre elogiato Kubrick e apprezzato i suoi insegnamenti. [... ] Shelley purtroppo ha avuto problemi di salute mentale, ma questo non ha nulla a che fare con Shining. In tutte le mie recenti conversazioni con lei, parla ancora molto bene di Shining e di quanto abbia amato Kubrick. Non serba alcun rancore.
L'utente ci tiene poi sottolineare come la carriera dell'attrice non si sia affatto interrotta con questo film:
Shelley ha avuto una prolifica carriera come produttrice negli anni '80 e '90 con la sua pluripremiata serieNel regno delle fiabe, ha avuto una sua casa di produzione specializzata in programmi TV per bambini e ha continuato a recitare in film come Popeye, I banditi del tempo, Ritratto di signora e altri.
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FONTE: Twitter