Shining: il regista di Smile spiega perché ritiene il film di Stanley Kubrick "un'esperienza indimenticabile"

Parker Finn è uno degli autori che sulle pagine di Variety ha risposto alla domanda: "Qual è il tuo horror preferito?"

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Parker Finn, regista di Smile e del suo sequel dal 17 ottobre al cinema (guarda il trailer) è uno degli autori che sulle pagine di Variety ha risposto alla domanda: "Qual è il tuo horror preferito?".

La sua scelta è ricaduta su Shining, cult di Stanley Kubrick tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King (che invece ritiene un altro celebre titolo il film più spaventoso di sempre). Ecco la motivazione di Finn:

I cinefili e gli studiosi hanno discusso e sviscerato Shining fino allo sfinimento, il che non fa che rafforzare l'infinita efficacia e l'impatto del capolavoro di Kubrick. Dal suo tono incredibilmente spaventoso, gelido e misantropo alle interpretazioni iconiche di Jack Nicholson e Shelley Duvall, fino alle scenografie realizzate con precisione e alle inquietanti riprese progettate per penetrare nella pelle del pubblico, Shining continua a essere un'esperienza indimenticabile che appartiene a una categoria a sé stante.

Chi può sentire le note iniziali della colonna sonora di Wendy Carlos e non immaginare immediatamente il puntino di una Volkswagen gialla che viaggia su una strada di montagna molto in basso? Anche l'idea di ricordare il motivo di un tappeto di un film di 45 anni fa sembra assurda, eppure gli esagoni rosso-arancio-marrone che rivestono i corridoi dell'Overlook Hotel rimangono indelebilmente impressi nella mente. È come se Kubrick avesse deciso di fare un film sulla casa infestata che è di per sé infestata, un'astuta esperienza cinematografica progettata per afferrare lo spettatore e non lasciarlo (mai).

Trovate tutte le informazioni su Shining nella nostra scheda.

Fonte / Shining
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