Shia LaBoeuf e l'abitudine al plagio

Nuove accuse e tutte ben circostanziate all'attore Shia LaBoeuf, che plagia Bukowski e Duteurtre nei suoi fumetti

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Vi ricorderte certamente delle accuse di plagio, confermate dall'attore reo confesso, a Shia LaBoeuf da parte del fumettista Daniel Clowes. Pare che la storia fosse soltanto la punta dell'iceberg. In questo articolo, i fratelli cinematografici di BadTaste.com spiegano come, scavando nei fumetti e nelle vignette realizzate dal protagonista di Indiana Jones 4 e della serie Transformers, si possano scovare brani, immagini e citazioni prese di peso da Charles Bukowski e da Benoît Duteurtre, senza che gli autori in questione vengano citati. Le due opere nel mirino si intitolano Let's Fucking Party e Stale 'n, Mate.

Vi rimandiamo all'articolo di BadTaste per leggere le frasi e prendere visione delle immagini in questione, ma certamente la storia sta assumendo contorni abbastanza imbarazzanti per Shia, che appare ormai avvezzo a rubacchiare a destra e a manca per le sue creazioni "originali". Data la risonanza che la notizia sta avendo negli ambienti legati al fumetto, gli auguriamo di non approdare tanto presto dietro la maschera di un supereroe in salsa hollywoodiana. Le polemiche che nascerebbero, tuttavia, sarebbero indubbiamente divertenti.

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