Sherlock: Amanda Abbington racconta come ha delineato il personaggio di Mary
L'attrice Amanda Abbington racconta come ha costruito il personaggio di Mary e molti dettagli della sua esperienza sul set di Sherlock
Amanda Abbington, interprete di Mary nella serie della BBC Sherlock, ha condiviso con Collider molti dettagli e curiosità sulla sua esperienza sul set e anche sul suo impegno in Mr. Selfridge, dove ha il ruolo di Miss Mardle.
Una sera l'attrice stava guardando l'episodio I mastini di Baskerville a casa di Mark Gatiss insieme a Martin Freeman, Steven Moffat e Sue Vertue. Al termine della messa in onda le hanno chiesto di parlare della terza stagione, anticipando che avrebbero introdotto il personaggio della moglie di Watson e gli autori hanno voluto sapere il suo parere su quale attrice sarebbe stata perfetta per la parte. Al termine della lista delle preferite di Amanda, Steven e Mark le hanno chiesto se voleva accettare il ruolo e lei ha quindi chiesto al marito se sarebbe stato d'accordo. Martin le ha assicurato che la voleva veramente nel ruolo di Mary.
Amanda non si sarebbe mai proposta da sola a Steven e Mark e, se l'avesse fatto, sarebbe stato in modo ironico. Aver ricevuto l'offerta l'ha sbalordita e resa molto felice perché considera Sherlock una delle serie televisive migliori.
L'attrice non ha esitato ad accettare il ruolo di Mary, anche se non conosceva il personaggio perché non ha letto i romanzi scritti da Sir Arthur Conan Doyle e non poteva immaginare che avrebbe creato delle reazioni così avverse da parte dei fan. Amanda ha spiegato che le persone temevano arrivasse e allontanasse il detective dal suo braccio destro. Le reazioni all'annuncio della sua entrata nel cast su internet avevano inoltre suscitato reazioni molto negative. La situazione si è poi ribaltata dopo la messa in onda del primo episodio perché i fan di Sherlock hanno apprezzato molto l'arrivo di Mary.
Le prime due puntate della terza stagione sono state girate da aprile a giugno e poi c'è stata una pausa per poter permettere a Benedict e Martin di occuparsi di altri progetti. Amanda non sapeva quello che sarebbe accaduto nel terzo episodio, anche se Mark le aveva anticipato che Mary non era quello che sembrava. Quando lei e il marito hanno ricevuto il copione del finale della stagione ha inizialmente pensato che sarebbe stata odiata dal pubblico, ma poi ha scoperto che la situazione era più articolata di come sembrasse all'inizio e gli spettatori avrebbero ben presto dimenticato che aveva sparato al detective. Non sapere quanto sarebbe accaduto le ha permesso di interpretare nel migliore dei modi il suo ruolo perché ha potuto concentrarsi solo sul fatto che Mary possieda un segreto.
L'attrice si è resa conto solo successivamente di tutti gli indizi inseriti nei primi due episodi e ha sottolineato che Steven è stato molto bravo nel mostrare come Sherlock sappia che la donna ha un segreto e sta mentendo, ma non voleva ammetterlo perché preferiva non vedere la verità.
Essere sposata con Martin Freeman ha aiutato Amanda a creare anche sullo schermo il giusto feeling tra Watson e Mary, regalando ai personaggi l'alchimia necessaria a rappresentare nel migliore dei modi il loro rapporto.
Nonostante fosse l'ultima arrivata, sul set l'attrice si è sentita subito a casa e parte della squadra che lavora per creare la serie. Tutte le persone coinvolte sono state immediatamente gentili, anche se Martin non avrebbe permesso a nessuno di essere scortese nei suoi confronti. Amanda apprezza molto anche Benedict, mentre con Sue, Steven e Mark aveva già avuto una splendida esperienza lavorandoci insieme.
Una delle prime scene girate è stata quella del ristorante e uno degli elementi che l'interprete di Mary ha apprezzato maggiormente è stato il senso di smarrimento di Watson davanti al ritorno del suo amico che credeva morto, dopo aver trascorso due anni di dolore e sofferenza.
L'abito da sposa di Mary richiedeva circa 45 minuti per indossarlo e le è stato cucito su misura, obbligandola a lunghe attese prima delle riprese, ogni giorno per circa due settimane.
Interpretare la scena del matrimonio accanto a Martin ha permesso alla coppia di divertirsi come se fossero a una festa, anche grazie all'ottima situazione metereologica che ha permesso agli attori di sedersi sull'erba durante le pause e rilassarsi quasi come fossero in vacanza. Amanda considera quelle giornate trascorse tutti insieme uno dei ricordi più belli della sua partecipazione a Sherlock.
Amanda e Martin hanno pensato al fatto che avrebbero dovuto sposarsi sul serio in segreto, ma un giorno organizzeranno le nozze, probabilmente in Italia, e sarà una cerimonia per poche persone e i loro figli. Il ricevimento, infatti, l'hanno già festeggiato sul set.
L'attrice ha creato il personaggio di Mary momento dopo momento, seguendo quasi delle tappe. Amanda voleva che la moglie di John fosse molto dolce e sicura di se stessa e, successivamente, un'assassina a sangue freddo disposta a uccidere qualcuno pur di salvarsi. Il motivo per cui va in crisi è invece il profondo amore che prova per John: se non lo avesse più avrebbe perso tutto. Seguendo questo arco narrativo l'attrice ha sviluppato davanti alla telecamera un'evoluzione, ricordando che alla fine è solo una ragazza che vuole essere amata dopo aver avuto una vita terribile che spera di riuscire a dimenticare grazie all'amore di John. Mary, infatti, vuole solo lasciarsi alle spalle il suo passato, non vuole manipolare John Watson, e ritorna alle sue vecchie abitudini solo per salvarsi.
La parte più divertente da interpretare è stata il cambiamento che si vede dal primo al terzo episodio nel personaggio. Recitare questo passaggio, e sparare a Sherlock con una pistola di James Bond, sono state le parti più entusiasmanti delle riprese.
Amanda Abbington è curiosa di scoprire come si evolverà la storia di Mary perché nei romanzi la donna muore, ma Mark e Steven cambiano quasi tutto rispetto al testo originale. Probabilmente, secondo la sua interprete, nelle prossime stagioni rimarrà un po' in ombra, anche se spera ci saranno dei momenti interessanti anche per lei.
Martin e la moglie hanno riflettuto su come saranno John e Mary nel ruolo di genitori. Entrambi pensano che saranno favolosi, anche se lei avrà sempre un passato da killer che forse verrà rivelato in futuro ai figli. La coppia, oltre a Sherlock, ha anche dei lati un po' folli e va alla ricerca dei pericoli, ma è un aspetto che l'attrice apprezza particolarmente perché tutti e tre fanno affidamento sugli altri e ritengono importante la reciproca presenza.
Poter alternare le riprese di Sherlock a quelle di Mr. Selfridge ha permesso ad Amanda di non annoiarsi mai nell'interpretare un personaggio perché le ha dato modo di dover affrontare situazioni e atmosfere diverse. L'attrice si considera molto fortunata perché non accade sempre e i due ruoli non potrebbero essere più diversi tra loro, realizzando uno dei sogni di ogni attore. In Mr. Selfridge, inoltre, il cast è molto numeroso a differenza di quello di Sherlock.
L'interprete di Mary cerca sempre delle sceneggiature ben fatte e che attirino subito la sua attenzione. Amanda infatti è pronta ad accettare subito ogni proposta con un personaggio ben definito e dal carattere forte.
L'attrice vorrebbe anche mettersi alla prova con una serie televisiva statunitense e spera questo accada presto.