Sharon Stone riflette sulla misoginia dilagante a Hollywood e il successo istantaneo arrivato con Basic Instinct

Sharon Stone ha potuto riflettere su come l'industria del cinema americana sia un ambiente profondamente misogino

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Nel corso di una corposa chiacchierata fatta con l'Hollywood Reporter, Sharon Stone ha potuto riflettere su come l'industria del cinema americana sia un ambiente profondamente misogino.

Nel botta e risposta ha anche ricordato e ragionato sull'enorme successo che, al tempo, le diede il thriller erotico Basic Instinct.

Sulla prima questione, Sharon Stone dice:

Hollywood è un ambiente impostato per essere misogino. È un settore gestito da uomini. Un business in cui gli uomini fanno i soldi, scrivono, producono e dirigono i progetti. Scrivono i ruoli per le donne, ma non sono ruoli di donne reali, bensì la loro fantasia di come dovrebbero essere. Poi, i critici uomini decidono se hai soddisfatto questa fantasia o meno. Fino a Basic Instinct, le donne dovevano incrociare le gambe in un certo modo sullo schermo, alle caviglie. Non potevi nemmeno mostrare le ascelle. Abbiamo dovuto ottenere il permesso per mostrare le mie ascelle in quel film.

Incalzata sul tema racconta:

Quella ripresa della parte intima non era nemmeno a schermo intero. Era solo un terzo di una inquadratura. Si chiama squeeze frame. Ma per la scena con le ascelle, abbiamo dovuto gestire quella situazione.

La star passa poi a parlare di Catherine Tramell, il personaggio che ha interpretato nella pellicola. Un personaggio che è, secondo alcuni, un mostro anti-femminista, per altri un'icona di donna potente ed emancipata.

Dipende se ti spaventa o no. Direi che le persone di MAGA probabilmente penserebbero che è spaventosa. Per quel che mi riguarda, volevo interpretarla così tanto che ho tenuto il copione sopra il frigorifero per otto mesi. Continuavo a pensare, "Manifesterò questo interesse e otterrò questo ruolo," mentre lo offrivano a tutti gli altri sul pianeta... Ero la tredicesima scelta per la parte. Il line producer me lo ripeteva continuamente durante le riprese chiamandomi Karen. “Tu, Karen, eri la tredicesima scelta.”

Infine, sulla fama ottenuta, aggiunge:

Non l'ho capito subito, perché con Total Recall ho avuto fama per circa tre mesi. Ma con Basic Instinct, dopo quattro mesi, cinque mesi, sei, la fama non andava via.

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FONTE: Hollywood Reporter

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