Sex Education 3: le reazioni, compresa la nostra, in anteprima alla stagione
La stagione 3 di Sex Education arriverà il 17 settembre su Netflix, e sono arrivate le prime reazioni in anteprima agli episodi.
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Nel fine settimana, sono riuscito a farmi un paio di belle giornate di mare, ma mi sono anche sparato tutta la terza stagione di Sex Education per ragioni di lavoro che vi dirò poi.
Per me la serie di Laurie Nunn resta la principale ragione per cui ha senso avere un abbonamento a Netflix. È tutto in costante crescita: la bravura del cast, la messa in scena, la scrittura dei personaggi.Considerato che è la Season 3 di una serie in cui si parla "di scopare" in un disgraziato periodo storico fatto di distanze di sicurezza e mascherine, è sensazionale constatare come la pandemia non abbia influito minimamente sull'esecuzione e tutto fili via alla grandissima. Non ci sono quegli evidenti stacchi qualitativi di produzioni come WandaVision o The Falcon and the Winter Soldier, serie che, prescindendo dal diverso genere di appartenenza, hanno risentito tantissimo della lavorazione partita prima che il mondo andasse in malora e terminata in piena pandemia. E badate bene che non parlo di questioni tecniche tipo VFX e simili, parlo proprio di livello qualitativo evidentemente altalenante della scrittura. In Sex Education 3 non viene dimenticato nessuno e tutti i personaggi principali vengono trattati con una cura, con un rispetto maniacali.
Per la terza volta è stato difficilissimo dire "Arrivederci!" a Otis, Maeve, Eric, Aimee, a tutta la scuola di Moordale. Ma, se tanto mi dà tanto, si tratta appunto di un "Ci rivediamo - più o meno - presto".Se vi va, ci vediamo sul canale Twitch di BadTaste.it oggi pomeriggio alle 17.30 per parlare un po' e senza spoiler chiaramente, anche di Sex Education 3.
Nel fine settimana, sono riuscito a farmi un paio di belle giornate di mare, ma mi sono anche sparato tutta la terza...
Posted by Andrea Bedeschi on Wednesday, September 8, 2021
La recensione di Empire:
Ciò che mantiene lo show fresco è la sua costante missione di auto-miglioramento. Cerca continuamente soggetti e identità che sono stati emarginati o stigmatizzati e trova nuovi modi per inserirli in una cornice comica senza sacrificare il cuore e l'integrità. Questo è un prodotto scritto in modo intelligente ed empatico ed è il massimo che si può ottenere per uno show per adolescenti.
La recensione di Radiotimes:
Proprio come le precedenti, la terza stagione inizia con un inizio caratteristicamente dinamico, riportandoci direttamente nell'azione con la sequenza di sesso liscia, impertinente e a tratti divertente e sciocca (una batteria, un paio di occhiali per la realtà virtuale, un cross trainer ellittico e una maschera luchador fanno la loro comparsa). La sitcom di sesso che tutti conosciamo e amiamo è ufficialmente tornata e ancora una volta ha confermato che è uno show da guardare senza i tuoi genitori.
Ci sono alcuni momenti nella stagione 3 di Sex Education che sicuramente piaceranno molto ai fan. E nonostante le critiche al modo in cui la sua commedia oscilla, lo show continua ad essere un tour de force senza veri concorrenti. Questa è la sessualità adolescenziale, e la sessualità in generale nella sua forma più cruda. E i fan non rimarranno delusi.
Questa la trama della stagione 3:
È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.
Sex Education è stata creata e scritta da Laurie Nunn e segue quello che accade a Otis Milburn (Asa Butterfield), uno studente goffo e insicuro che vive con la madre, una terapista specializzata in problemi sessuali, Jean, interpretata da Gillian Anderson.
Nel cast ci sono anche Patricia Allison, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Sami Outalball, Anne-Marie Duff, George Robinson e Chinenye Ezeudu.