Il peggio della settimana in TV: tutta l'ipocrisia di Miss Italia, il ritorno non glorioso di Camera Café
In cima alla nostra classifica settimanale del Peggio della TV trovate Miss Italia, Pomeriggio 5 e Camera Café. Ecco i dettagli...
Si inizia con quella che, determinata e dinamica, aggettivi che sentiremo poi ripetuti fino alla nausea, dice bisogna stare bene con se stesse e si prosegue con un’altra invece che esordisce con un più classico mi piace mettermi in gioco. Poi c’è una che si definisce intraprendente, dinamica – aridaje - e umile (stridente ossimoro di rito), ma anche la ragazzetta che racconta di essere stata adottata e quindi per lei la famiglia è chi ti cresce, passando per quella che invece dichiara di vivere in un paese di montagna di tredici abitanti. Speriamo non mangino tutti alla stessa tavola. Poi è il momento delle mamme Miss e tra queste si distingue colei che candidamente afferma che il suo bambino è la sua passione eterna, insieme però al Crossfit. C’è anche chi si erge paladina della diversità fisica, lodevole iniziativa, non fosse però che la crociata condotta dalla signorina, che indossa una fascia con la scritta “Very Normal Size”, consista nella difesa della sua taglia 44. Poi è il turno della biondina imbronciata che confessa di partecipare al concorso per superare la sua timidezza, e lo dice con il costume di scena infilato tra le chiappe. Nella prima scrematura, tra tizie che accennano passi di danza improbabili o intonano stonate le solite canzoni di Giorgia (come fosse robetta da cantare così) per noi la vincitrice è una ricciolina che si presenta con una poesia che lei dice di avere composto appositamente per descriversi al meglio, e che recita così: "sii forte, sii te stessa e fai della femminilità il tuo unico stile di vita". Ermetica. Ne avete abbastanza? Forse no, quindi vi torturiamo ancora un pochino. Ne sono rimaste in lizza 60, divise a gruppi di tre, ed è il momento per la commissione di approfondire la loro conoscenza per decidere chi sarà degna di accedere alla finale del concorso. Il verdetto è: bocciata o promossa. Nel caso di promozione ecco che parte automaticamente la scenetta tipica: mano sulla bocca e lacrime a fiumi, seguite da telefonata a mammà oppure al fidanzato. Se una mamma, ricevuta la bella notizia dalla figliola, brilla per sensibilità rispondendo che questa è la giornata più bella da ricordare, insieme alla nascita del nipotino, non meno vergognoso è l’affettuoso fidanzato che dice alla sua fidanzata di essere in dubbio se raggiungerla nel week-end della finale perché proprio in quei giorni c’è Inter-Spal. E forse ha ragione lui a farsi da parte, perché tanto si sa che la più bella d’Italia, il giorno dopo l’elezione, lascia prontamente il moroso e nel giro di qualche ora è già nelle braccia del calciatore o tronista di turno. Però almeno in comune con il vecchio fidanzato mantiene la passione per il calcio!
Chiudiamo con la più odiosa di tutte le finaliste che alla domanda “cosa cambieresti di te?” risponde che non le piacciono le sue mani perché sono piccoline. Come se Naomi Campbell si fosse sentita un cesso perché aveva un’unghia spezzata.
E se gli esami di Miss Italia non ci sembrano siano stati superati, non si può considerare vincente neppure la nuova edizione di Camera Cafè, la sitcom di Luca e Paolo che dallo scorso lunedì va in onda tutte le sere su Raidue in fascia preserale. La sketch comedy rinnovata, riveduta e corretta, non ci convince. Gli episodi non fanno ridere né sorridere, l’unico pregio che riusciamo a trovare per ora è che durano poco e quindi lo sbadiglio, che nasce spontaneo durante la visione, si esaurisce in breve tempo. L’ambientazione, l’area relax di un’azienda, è sempre la stessa e le riprese si svolgono sempre di fronte alla macchinetta del caffè. Ci sono personaggi vecchi e new entry ma manca la verve, la battuta esilarante, il guizzo di comicità e la leggerezza di un programma di intrattenimento gioviale. Gli stereotipi si sprecano, nella puntata “Lezioni di cinesi” vengono ribaditi i soliti luoghi comuni sul fatto che i cinesi siano entità diversissime da noi, tutti uguali tra loro senza possibilità di distinguerli l’uno dall’altro, salvo poi capire che non sono alieni, ma che, anche se in una lingua diversa, dicono le stesse cose che diciamo noi e parlano di argomenti futili proprio come tutti noi. Nella puntata “Progetto Piadina”, si tocca il tema dell’immigrazione con grevità e banalità. Il personaggio di Luca Nervi interpretato da Luca Bizzarri si è messo a capo di una cooperativa sociale dallo sgradevole nome de “Il bracciolo dell’amicizia” e dà lavoro a giovani migranti impiegandoli in pausa pranzo per le consegne delle piadine preparate dal bar Lello, il bar sotto l’ufficio. Qui le battute pietose si sprecano, Bizzarri si lamenta della lentezza dei ragazzi e rivolgendosi ad uno dei porta-piadine gli chiede se dalle sue parti corrano solo quando li insegue il leone, poi invita i giovani a consegnargli i permessi di soggiorno così non possono più andare da nessuna parte e conclude, con un concentrato di umanità, esclamando che per la buona riuscita della sua attività 'finché c’è sbarco c’è speranza'. No, decisamente non fa ridere.
“La teoria dei giochi” però ha provocato un vero tuffo al cuore a noi teledipendenti. L’esile trama dell’episodio vede Nervi e Bitta (Luca e Paolo) che si contendono, con un ulteriore collega, una banconota da cinquanta euro trovata sul tavolino dell’area relax. Il terzo incomodo è un nuovo personaggio della sitcom interpretato da Marco Palvetti, l’indimenticabile e amatissimo gran delinquente Salvatore Conte di Gomorra, che adesso ritroviamo con ordinata chioma da travet di fronte alla macchinetta del caffè. E ci mette tanta mestizia.
Chi invece è sempre di buon umore è Barbara D’Urso che proprio in questa settimana è ripartita con l’appuntamento quotidiano di Pomeriggio 5, sempre con il cuore, come dice lei. La trasmissione si conferma essere tra le più ignobili della nostra tv: siamo alle solite, storie strappalacrime e poi intrattenimento insulso e volgare con personaggetti senz’arte né parte. Indossata la tragica maschera di circostanza, nella prima puntata, la nostra luminosa conduttrice si collega con Ischia e con la famiglia del piccolo bambino eroe salito agli onori delle cronache per avere salvato il fratellino proteggendolo dalle macerie del terremoto che ha colpito l’isola flegrea. Mamma e papà dei bimbi sono in diretta e tengono in braccio il più piccolo che piange disperato, e allora la magnanima padrona di casa, dallo studio, non può trattenersi dall’esclamare, rivolta alla giovane madre, piglialo’n core, quello vuole a te. Il bebè non smette piange e allora la D’Urso fa capire che è il caso di allontanare l’infante altrimenti i suoi telespettatori non sentono una beata mazza del terribile racconto di quella sera che lei vuole estrapolare, fin nei più piccoli dettagli, dai diretti protagonisti. Conserva così la lacrima in caldo e l’occhio piagnone per la storia successiva, un caso di malasanità in cui ha perso la vita un povero quarantenne che non è stato assistito al pronto soccorso, dove pare tutti fossero impegnati a rimbalzarsi il paziente senza rendersi conto della condizione estrema in cui versava. In collegamento c’è la moglie del poveretto ed è davvero straziante vedere il dolore della donna, ma poco dopo si cambia tono e Barbarella nostra annuncia che terminato il break pubblicitario vedremo uno speciale sul viaggio di riconciliazione a Budapest di Albano e Loredana Lecciso, perché “la vita è anche questo”. Ma quando finisce la pubblicità e si torna in studio, ecco una fila di nullità accomodate sui soliti divani, la coppia Damante/De Lellis, la figlia di Eva Henger e altri figuri di cui non riconosciamo il volto né l’identità. La D’Urso, compiaciuta, adesso può svelare ai suoi adorati telespettatori il gossip piccante che riguarda Mercedes Henger e mostra le foto di un settimanale ritrae la ragazza in atteggiamenti sospetti con Gianluca Ginoble de Il Volo, sebbene sia fidanzata però con un altro. Andrea Damante, che per chi non lo sapesse è un ex tronista, dall’alto della sua fama e popolarità, ridacchia e interviene dicendo che non sa chi sia il tipo in questione né tantomeno chi sia Il Volo. Forse lui ormai è troppo Vip anche per la D’Urso, la nostra signora del trash sarà costretta a trovarsi nuove giovani e più umili leve da allevare. Se comunque l'asteroide del Buondì la prossima volta non sapesse dove andare, potremmo indicargli volentieri una rotta.