Una serie di sfortunati eventi: Neil Patrick Harris assicura che il suo conte Olaf sarà fedele ai libri
L'attore Neil Patrick Harris ha parlato del suo approccio al conte Olaf, il malvagio personaggio protagonista di Una serie di sfortunati eventi
I tredici libri sono stati adattati da Mark Hudis e dal regista Barry Sonnenfeld, promettendo due episodi per coprire quanto raccontato tra le pagine di ogni volume. Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di tre stagioni.
Neil Patrick Harris, al sito Collider, ha ora rivelato qualche dettaglio sul modo in cui si è avvicinato all'iconico personaggio.
In un'intervista l'attore ha sottolineato:
"Ho cercato semplicemente di concentrarmi il più possibile in modo letterale al personaggio e onorare il modo in cui è descritto Olaf da Lemony Snicket e Daniel Handler. Questo vuol dire un'oscurità penetrante e una specie di demenza delirante. Pensa di essere così bello e incredibilmente affascinante e talentuoso come attore, e tuttavia non lo è. Quindi non volevo che fosse eccessivamente affascinante, volevo semplicemente essere orribile. Cattivo in modo chiaro. E poi lasciare che la laggerezza della situazione rappresentare un punto chiave per lo spettatore. Non voglio renderlo come sono io".
"Penso sia super fedele ai libri. Penso che alle volte sia dark in modo sconvolgente. Da quello che ho capito, Netflix era preoccupata che gli adulti non riuscissero ad apprezzarlo perché si indirizzava verso un target più giovane. E penso che, ora che è stato girato, volessero essere sicuri che anche i ragazzi lo amassero e non si avvicinasse troppo a Stranger Things. Volevo davvero che Olaf fosse cattivo. Che fosse una cattiva persona".
"E' stato coinvolto in molte cose. Ha anche aiutato a scrivere il tema musicale dello show. E fa parte della serie, lo vedrete sullo schermo. E' un po' come il nostro Alfred Hitchcock personale. E' stato veramente coinvolto nella fase di scrittura ed è giusto che lo fosse".
Harris, tuttavia, non sa ancora con certezza se la serie sia stata rinnovata e Netflix potrebbe quindi replicare la strategia avuta in occasione di Stranger Things, con la comunicazione ufficiale data dopo diverse settimane dal debutto online.
Fonte: Collider